9. Told you once I can't do this again

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⚠️Il capitolo presenta delle scene che potrebbero urtare la vostra sensibilità, quindi vi chiedo di saltare determinate scene se non ve la sentite.
Nel corso della lettura vi avviserò.⚠️

Victoria's pov

Schiudo gli occhi con fatica, mentre un raggio solare penetra dalla finestra colpendo il mio viso.
La luce accecante mi costringe a sfregare gli occhi con le mani per limitare il fastidio e mettere finalmente a fuoco l'ambiente circostante.
Sollevo la testa dal cuscino confusa, mentre ispeziono una stanza che non è la mia.

Le pareti rosa della mia stanza sono state sostituite dal bianco, la mia libreria si è trasformata in una serie di scaffali stracolmi di medaglie e coppe, di fronte a me una madia nera con un televisore di ultima generazione ha preso il posto del mio armadio.
Questa camera da letto è tre volte più grande della mia e il letto king size mi fa sentire una formica.

Sollevo le lenzuola in fretta e un braccio pieno di tatuaggi avvolge il vestito che indossavo ieri sera. Percorro tutta la sua lunghezza fino a raggiungere il viso di Alexander Evans che dorme beato.
Mi soffermo sulle ciglia lunghe rivolte verso il basso, le labbra pronunciate sono schiuse e la pelle abbronzata è risaltata dal bagliore mattutino.

Mi agito sotto le lenzuola impregnate dal suo profumo facendo sollevare un po' troppo il mio vestito. La mano di Alex scende sulla mia pancia facendo forza per far impattare la mia schiena contro il suo petto ampio.
Sbarro gli occhi quando la sua erezione possente si spalma contro le mie natiche ormai scoperte.

"Dio, sta ferma Victoria o manderò a fanculo il ben fatto." Borbotta Alex facendosi sempre più vicino.

Cosa hai combinato Victoria?

La mia mente viene attraversata dai ricordi ieri, ma non riesco a capire come diamine sia finita nella tana del lupo.
È vero che gli ho concesso una tregua, ma questo non significa che io abbia dimenticato tutto quello che ho patito in questi anni.
Ero troppo ubriaca ieri per fare la dura, ma in fondo il nostro obbiettivo è quello di passare quest'anno senza farci la guerra, no?

"Alex? Che ci faccio qui?" Chiedo con la voce impastata.

I miei occhi scattano dal suo corpo scolpito privo di indumenti al mio ancora coperto.

Ti prego Victoria, non dirmi che l'avete fatto e non ricordi nulla.

"Alex dimmi che non abbiamo.." quasi urlo sconvolta.

Alex schiude gli occhi gialli e ammicca un sorriso così sexy da farmi perdere qualche battito.

"No stella, purtroppo no."

"Dio grazie, menomale." pronuncio sollevata, portandomi una mano sul petto.

Alex non sembra contento della mia risposta, tant'è che le sue mani afferrano i miei fianchi stringendoli con forza.

"Lo ringrazierai quando succederà il contrario, a quel punto sarai devota a tutti i santi."  ringhia.

Rimango attonita da quelle parole, scuoto la testa e cerco di focalizzarmi sul perché io sia finita in questo letto.

"Perché non mi hai portato a casa? Dove siamo? È la stanza del tuo dormitorio?"

"Vic, mi stai facendo incazzare. Vai in bagno, lavati, guarda un film, fa' quello che ti pare, ma non iniziare con le interviste mattutine."

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