3. This is a happy hause

1.4K 67 11
                                    

Anastasia's pov

Non succedeva da anni.

Non succedeva da anni che appena tornata da scuola
Matilda non mi urlava addosso.

Mi sentivo felice, più del dovuto.

Ero in camera mia studiando latino.

Una materia più noiosa di latino non esisteva. E non capivo perché dovessi studiare il latino. Una lingua ormai morta.

Ruotai gli occhi al cielo cacciando un sospiro, afferrai la matita e iniziai a giocherellarci.

Alcune volte penso perché non posso portare l'apparecchio acustico. Papà me lo fece fare due anni fa, ricordo che pagò un sacco di soldi. Comprò quello più costoso. Ma quando lo misurai, non sentivo niente.

Sono talmente sorda che nemmeno un apparecchio acustico mi faceva sentire anche solo il rumore dei passi.

Da lì ho pensato che per me non ci sarebbe mai stata una vita quasi normale e non perché non avessi i soldi adatti per comprare quei maledetti cosi ma perché ero io la parte difettosa.

Ero io la cosa che non funzionava bene.
Ero un rottame.

Forse l'avevo sempre saputo, ma fino ad allora l'avevo sempre sepolto in profondità, e così ad un tratto era salito alla superficie.
Ripetendomi che ero un rottame.

Ricordo ancora quanto ero felice quando papà mi disse che mi avrebbe preso un apparecchio acustico.

Avevo fatto i salti di gioia. Ricordo che era stato uno dei giorni più emozionanti della mia vita, d'altronde avevo appena scoperto che potevo avere qualche possibilità di sentire dei rumori. Anche quelli più insignificanti ma sentivo qualcosa.

Mi ero già fatta uno schema mentale su tutto quello che avrei potuto fare, ma...

C'era sempre un ma nella mia vita, sempre. Ma come era apparita quella notizia così se ne andò.  

E se n'era andata anche tutta la mia speranza con lei.

Affondavo nei miei pensieri ogni santo giorno.
Era brutto il silenzio. Anzi, orribile.

Dopo questa notizia andammo subito dal dottore migliore dello stato e facemmo vari esami per vedere se potevo essere adatta per l'intervento dell'impianto cocleare.

Mi disse che non ero adatta perché avevo l'otite media cronica. A quel punto andammo da un'altro medico e ci diede la stessa risposta. Andammo anche da un'altro e da un'altro ancora ma ancora la stessa cazzo di risposta.

Supponevano, quasi tutti, i medici che da piccola durante i primi mesi riuscivo a sentire almeno un po'. Ma per via di questa otite media cronica l'udito era scomparso totalmente.

Infatti se non si interviene subito l'infezione tende a ripresentarsi, l'udito si abbassa progressivamente fino a non essere più recuperabile. 

E i miei genitori pensavano solo che fossi sorda e basta. Non pensavano minimamente che soffrissi di questa infezione, io non sapevo neanche cosa fosse fino a quando non ce lo dissero i medici.

Silent LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora