8. Close my eyes, fantasize

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Nicholas's pov

Porca di quella puttana!

Cazzo questa villa è da sogno. Non sapevo che fosse così tanto ricca.

Avevo intuito che avesse una casa bella dato che proveniva da un quartiere ricco ma non pensavo così tanto.

Daniel mi aveva scritto l'indirizzo di casa di Anastasia subito dopo la nostra chiamata.

Ed io dopo un oretta mi ritrovavo difronte a quest'enorme villa con una busta bella piena di medicinali. Supponendo che lei non si presentasse a scuola perché era malata.

Suonai il campanello del cancello.

<<Chi è?>> suonò una voce robotica da donna

<<Devo fare visita ad Anastasia>>

<<Certo. Ora le apro il cancello>>

Entrai e chiusi il cancello. C'era un lungo viale per poi arrivare alla villa. E tutto questo era bellissimo.

Quando Dannie mi aveva detto che il padre era un imprenditore non pensavo che fosse così ricco.

Bussai alla porta.

Mi aspettavo che mi aprisse Anastasia ma in realtà c'era una donna tutta preparata. Assomigliava a qualcuno che conoscevo.

<<Cerco Anastasia>> iniziai a parlare guardandola in faccia

<<La signorina al momento sta dormendo>> dichiarò

<<E lei chi è?>>

<<Sono la governante Matilda>>

Era quella donna di cui mi aveva parlato Daniel stamattina.

<<Allora governante Matilda devo incontrare assolutamente Anastasia e se sta dormendo la potrò aspettare in salone>>

<<Mi dispiace ma non posso>>

Mi dispiace un cazzo.

Non conoscevo questa tizia ma si vedeva da un metro che mentiva. Ed io cazzo come odiavo le persone che lo facevano.

<<Invece si che può>> cacciai il sorriso più finto che potevo fare

<<Le ripeto non posso>>

<<Le ripeto che può>> obbiettai

<<Mi dia quello che le deve dare e glielo darò appena si sveglia>> guardò la busta che tenevo in mano

<<Glielo voglio dare io.>>

<<Allora se ne vada>> disse con faccia tosta

Sbuffai.

Cazzo come la schifavo a questa. Non so come faccia a vivere con lei Anastasia. Io l'avrei già uccisa.

Presi dallo zaino un foglio e una penna e le scrissi un bigliettino, riponendolo dentro alla busta.

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