10. I need to cry, but i can't get anything out of my eyes.

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Nicholas's pov

Era lei.

Che ci faceva a quest'ora ancora a scuola?
Erano ormai le otto di sera.

Quando iniziai ad avvicinarmi verso di lei, Anastasia incominciò ad incamminarsi verso il cancello.

<<Anastasia!>> urlai nella speranza che riconoscesse la mia voce.

Niente.
Non si girò.

Magari indossava le cuffie, come sempre.

La raggiunsi giusto in tempo, ci trovavamo vicino al cancello.

E il tempo nel frattempo emetteva dei suoni brutti, si stava preparando per fare un acquazzone.

Le toccai la spalla. Si girò con occhi sgranati e poi sospirò.

Notai subito che non indossava le cuffie e allora perché non aveva sentito la mia voce?

La guardai e non aveva un bell aspetto, era pallida.

<<Ti sono serviti quei medicinali che ti ho portato
ieri?>> domandai guardando i suoi movimenti.

Si accigliò.

Prese dalla tasca il suo cellulare, lo aprì e incominciò a digitare a qualcosa.

E sul piccolo schermo del suo cellulare nero c'era scritto:

-quali medicinali?

Come quali?

Come si chiamava, Ma... Margò? Quella tizia non gliele doveva dare quando poi si svegliava?

<<Ieri sono venuto a casa e una certa governate mi aveva detto che tu stavi dormendo, quindi le ho lasciato la busta così che poi te la desse dopo>>

Mi guardava attentamente le labbra.
La guardai di nuovo e forse mi era sfuggito qualcosa.

La sua mano sinistra. Ricoperta da una garza.
Tanta garza.

E anche se stava scrivendo qualcosa le presi il polso sinistro in mano.

Spostò subito lo sguardo dal suo cellulare e lo spostava tra la mia mano e la sua.

<<Cosa hai fatto?>>

Il suo volto ritraeva una smorfia di dolore.
Lasciai subito la presa. E chiusi la mano in un pugno.

<<Cosa hai fatto Anastasia?>> e come la mia voce si alzò anche i tuoni e i lampi si incominciarono a sentire di più.

Prese di nuovo a scrivere.

-mi sono solo scottata con la piastra

Eppure aveva i capelli mossi.
I suoi capelli naturali erano mossi.

Strinsi il pugno.

Un'altro tuono. E la pioggia iniziò a cadere.

Aprii la mano e vidi le gocce d'acqua atterrare sul mio palmo.

Silent LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora