CAPITOLO II

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Per defnotflavia buon compleanno (seppur con un po' di ritardo) ti amo💙

JAMES

La paura d'innamorarsi non è
forse già un po' d'amore?
CESARE PAVESE

Non mi considero una persona gelosa, invidiosa o rancorosa, la mia vita è quasi perfetta, eppure se c'è una cosa che odio è la ricchezza. O almeno quando le persone sono ricche e lo fanno pesare alle persone che non lo sono.

Si presenta a scuola con la limousine, vestita di tutto punto con gli abiti più costosi del mondo, che ha avuto anche gratis perché il marchio è di sua nonna, e si comporta come se tutti potessero permettersi quello che ha lei, senza badare a chi non ha tutto quello che ha lei, ovvero più della metà della gente in questa scuola, tutte persone che farebbero di tutto per avere i suoi stessi privilegi.

Si, come credo si fosse già intuito, sto parlando della famosissima, bellissima e perfetta Narcissa Jones.

Capelli biondi, lentiggini, occhi azzurri e fisico perfetto. La odio. Eccome se la odio. Eppure non riesco sopportare il fatto che ho avuto gli occhi puntati su di lei tutto il tempo dei provini.

Rientro a casa con mia sorella Margaret e mio fratello Albert e salgo subito in camera mia per sistemare le mie cose. 

Riprendendo il discorso di prima, non sono invidioso della Jones, voglio dire, anche la mia famiglia è molto ricca, certo non possiamo permetterci una villa e vacanze tutti i mesi, ma il denaro non ci manca di certo.

Mamma ha debuttato nel mondo del giornalismo insieme a papà, lui ha continuato, tutti al giorno d'oggi aspirano ad essere intervistati da lui. Mamma, invece, è diventata presto una modella famosa, quindi non si dedica più al giornalismo newyorkese e mondiale.

<<JAMES!>> urla Matt dal piano di sotto, ed io sono costretto a scendere.

Viviamo in una casa a tre piani con molte stanze. Non abbiamo una servitù molto vasta, ma in compenso abbiamo due signore che si occupano delle pulizie e una cuoca. Il giardino non è enorme, e non c'è una piscina, bensì ci sono le aiuole che coltiva mia sorella e un gazebo con tavolo e sedie.

<<Si?>> chiedo scocciato, lui si gira verso di me e inizia a parlare: <<Tua sorella ci ha raccontato...>>

Margaret è mia sorella e fra qualche giorno compirà sedici anni, e quando lei racconta qualcosa, io e mio fratello dobbiamo avere paura. Non si sa mai cosa potrebbe uscire dalla sua bocca. Si può variare dall'aver raccontato una semplice storia, all'averti accusato di omicidio.

<<Che nella tua scuola sono arrivate Daphne e Narcissa Jones>>
<<Si, è vero. E allora?>> chiedo facendo un sospiro di sollievo, pensando che fosse qualcosa di più grave.
<<Sono anni che voglio intervistare tutta la famiglia Jones, primi in classifica Sheila e Jacob. Riusciresti, quindi, a parlare con Narcissa e farmi ottenere un'intervista con i suoi genitori? Dove vogliono loro, qualsiasi orario, non voglio scomodarli>>

Perfetto. Ci mancava solamente che andassi dalla ragazza che odio a chiederle quando i suoi genitori sono liberi perché Matt muore dalla voglia di intervistarli.

<<Io...non saprei...sai, lei è più piccola di me quindi non stiamo nella stessa classe...e poi è difficile beccarla per i corridoi in mezzo a tanti studenti>> cerco di giustificarmi io, non avrei mai e poi mai parlato a Narcissa se non per stuzzicarla o giudicarla, questo è poco ma sicuro.

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