CAPITOLO V

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DAPHNE

Se puoi sognarlo, puoi farlo
WALT DISNEY

         

Ho sempre avuto sogno, un obbiettivo da raggiungere, da quando avevo sette anni, ovvero diventare una ballerina di successo. Ho sempre amato ballare e ho iniziato seriamente quando avevo quattro anni, nella scuola di ballo di Madame Dubois a Parigi, la più prestigiosa e costosa in tutta la città, poi a New York ho iniziato a frequentare quella di Miss. Lively, e non ho mai smesso fino ad oggi. Sono tredici anni che ballo e non mi è mai passato per la mente il pensiero di smettere. Ma ora che ci siamo trasferiti di certo non posso volare ogni giorno a New York, quindi sto cercando una nuova scuola di danza, anche se mamma mi ha consigliato un'accademia, così da fare danza classica a livello agonistico.

Appena torno da scuola con Cissy ed entriamo in casa non c'è nessuno esclusa Penelope, la nostra signora delle pulizie. <<Bentornate ragazze>> ci dice con un sorriso,
<<Ma ciao, Penelope, i nostri genitori?>> le chiede mia cugina,
<<Tutti ad Hollywood, ma vostra nonna dovrebbe rientrare fra un po', se non sbaglio>>

Noi annuiamo e saliamo al piano di sopra, in camera mia. Se le mensole di Narcissa sono piene di libri e fotografie, le mie sono piene di trofei e medaglie. In tredici anni di gare e concorsi a cui ho partecipato ne ho vinte di medaglie, di trofei e di attestati, e ovviamente ho tutto esposto. Mia cugina guarda incantata i numerosi premi da me vinti, inconsapevole che è grazie a lei stessa se può guardarli da vicino. Certo, ho vinto grazie alla mia bravura, il mio esercizio, la mia passione, ma non ce l'avrei mai fatta senza il tifo di mia cugina, che nonostante tutte le volte in cui volevo mollare, lei era lì, leggermente lontana da me, ma con quel sorriso rassicurante di cui non posso fare a meno. Lo vedo ogni giorno, ogni ora e ogni minuto quel sorriso, da diciassette anni, e non sono mai stanca, ed ogni volta è come se fosse la prima.

Mia cugina si stende sul mio letto buttando lo zaino a terra, <<Hai trovato una scuola qui a Los Angeles?>>
<<Ho deciso di seguire il consiglio della mamma e cercare un'accademia>> dico, lei si mette a sedere e sorride, <<Si, saresti perfetta per un'accademia di danza. Sei bravissima e fai danza da tempo, ebbene, l'hai trovata?>> io prendo il mio portatile dalla scrivania e mi siedo sul mio letto affianco a Cissy, lo apro e lo accendo. <<No, ancora niente>> rispondo, lei mi accarezza il braccio e mi sorride, <<La troverai, tranquilla, ti aiuto io>>, io le sorrido e l'abbraccio. Cosa farei senza di lei? Corre in camera sua e ritorna in un batter d'occhio col suo computer. <<Pronta per le ricerche>>.

Passiamo una buona mezz'ora a cercare. Le accademie sono poche e quelle che abbiamo trovato prevedono mezz'ora di metro. <<Che fame!>> esclamo, guardo l'orario e sono le 14:00, <<Ma quando torna la nonna?>> chiedo, <<Io direi di scendere di sotto e prepararci qualcosa, o moriremo di fame>> propone Cissy, facciamo come dice lei e scendiamo in cucina, dove è arrivata Nancy, la cuoca. <<Ciao ragazze, come va? Vi sto cucinando i ravioli fritti, vanno bene?>>
<<Certo che sì, Nancy! Sono il mio piatto preferito>> esclamo io rassicurando la cuoca mentre mi siedo, lei ci sorride e riprende a cucinare. Narcissa chiede alla donna della nonna e lei ci spiega che insieme ai nostri genitori, mentre tornavano a casa, avevano incontrato certe persone, che avrebbero pranzato fuori e poi sarebbero venuti a casa con gli ospiti. <<Ah>> dico solamente io, <<E chi sono questi ospiti?>>
<<Se ho capito bene Ginevra e Matt Palmer, e credo che ci sia anche loro figlio James>>
Io mi giro a guardare mia cugina che spalanca gli occhi e sbianca, <<Signorina Narcissa, si sente bene?>>
<<Sì, sì Nancy, tranquilla>>

Dopo pranzo io e Cissy decidiamo di studiare insieme, fin quando non sale Penelope e bussa alla porta. <<Avanti>> diciamo noi due all'unisono, lei entra e ci annuncia che i nostri genitori, la nonna e gli ospiti sono arrivati.

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