39. Do I Wanna Know?(N)

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N I N A

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N I N A

Sinceramente non ho mai capito che cosa abbia lo shopping di così terapeutico per me.

Non lo so è come andare a fare una seduta da uno psicologo (per alcune persone). Oppure seguire le proprie passioni.

A me piace andare a comprare vestiti.

Come se non ne avessi già abbastanza nel mio armadio.

Ancora meglio se ci vado accompagnata da qualcuno. Di solito con me viene Roger, ha davvero buon gusto per i vestiti.
Motivo per cui ho sempre pensato che fosse gay, poi l'ho trovato a letto con una ragazza e la mia opienione è cambiata di botto.

Non dimenticherò mai quella scena molto probabilmente.

Ma quel giorno mi aveva dileguato con una vicina stidula dicendomi che non poteva e ceh aveva un impegno che non poteva assolutamente rimandare.

Mi era sembrato molto strano.

E sinceramente... un po' gelosa ero.

Di solito sta sempre con me e mi dice sempre tutto, e mi rodeva chr non mi avesse detto che tipo di impegno avesse.

Cosi ci avevo trascinato Jo.

-Ma io mi chiedo perché non puoi venirci da sola?-

Lo sentii borbottare dietro di me mentre camminavo tra gli scaffali di Armani.

-Perché mi serve un consiglio-

-E non poteva dartelo Mary?-

-È dall'estetista- dissi tirando fuori una sigaretta e accendendomela.

-Sai ora che ci penso anch'io ho bisogno di un estetista- disse lui provando a gurar ej tacchi e andarsene.

Mi fermai e gli lanciai un occhiata torva.
-Per cosa? Per farti la ceretta?- lui provò a dire qualcosa -Ma fammi il piacere- svottai prendendolo per mank e trascianndolo verso l'entrata mentre lui cercava di non cadere sui miei passi.

Non apenna entrai lo lasciai respirando l'aria di pulito e lusso che vugeva all'interno.
Una signora, molto carina e vestita elegante mi venne in contro sorridendomi.

-Miss Thompson è un piacere riaverla da noi, che cosa posso fare per lei?-

-Vedo che sei una cliente abituale-
Mi bisbigliò lui all'orecchio e gli riservai una gomitata all'addome facendolo piegare in due.

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