30.Get up again(N)

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Siamo tutti specchi fatti per guardarci e diventare soli e vecchi

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Siamo tutti specchi fatti
per guardarci e diventare
soli e vecchi

N I N A

Spalancai gli occhi di soprassalto e una luce bianca mi invase la visuale

Dove sono?

Che è successo?

Mormorai cercando di muovermi ma sembravo fatta di piombo.
L'odore di disinfettante era così forte da darmi la nusea.

Mossi le pupille ma ciò che riuscivo a vedere era solo bianco.
Sentivo un dolore lancinate alla testa e un odore di sangue.

Misi a fuoco il mio braccio disteso e incerottato attaccato ad una flebo che a sua volt aaveva una sacca di sangue
Sul mio dito indice qualcosa mi circondava il dito.

Che stava succedendo?

Provai a muovermi ma mi sentii incredibilmente stanca per compiere quel gesto.

Individuai la figura di un uomo seduto sulla poltrona che dormiva beatamente.
Lo fissai tra le ciglia e solo dopo qualche istante trovai la forza di socchiudere le labbra e di prendere fiato.

-Jo...-

Mormorai con una vice roca e bassa
Fu un sussurro appena udibile eppure Jo sussultò.

Si svegliò di soprassalto e mi guardò incredulo.
Subito si precipitò verso il mio letto e mi prese la mano sinistra.

-Nina!-
Pronunciò piano quasi incredulo
-Uhm...dove sono?-
Sembrava che parlare fosse la cosa difficilissima
Mi sentivo stanca e fredda come se fossi morta

Jo mi strinse la mano sinistra fino a farmi male e gemetti dal dolore
-Infermiera!-
Gridò
-chiamatemi un dottore è cosciente-
Passi affrtttati risuonarono nella aria, nel giro di un istante la stanza venne invasa dagli infermieri.

Ma prima di qualunque cosa due figure alte si affrettarono arrivando circondando il mio letto.

Erano Blake e Roger che subito mi fissarono in viso con un emozione tale che il volto gli si illuminò come una piccola stellina.

Il mio sguardo si riverso su Jo che subito con le pupille dilatate mi fissava i visp mengre una disperazioen inconsolabile gli distorgeva la voce

-Nina menomale sei viva-
Strinsi gli occhi e corrugai la fronnte non capendoci nulla, mi passai una mano sulla faccia come fanno i drogati per riprendersi da una dose.

-Che è successo?-
Mormorai con la voce ovattata dalla mano.

-Da quanto e cosciente?-
Chiese una voce estranea.

-pochi minuti-

-pressione?-

-nella norma-

Non stavo capendo nulla, persino i meii pensieri erano muti e frastornati.

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