5

4 0 0
                                    

Il viaggio di Olga, si era rivelato molto tranquillo.

Amava viaggiare in auto, ascoltare la musica e rilassarsi mentre guidava, la faceva sentire libera.

Arrivò alla sua stanza che era ormai sera, pagò in contanti, senza lasciare tracce e si accomodò.

La stanza aveva un bagno privato, con una vasca.

Era quindi suo dovere farsi un bel bagno rilassante.

Fece scorrere l'acqua calda, preparandolo, pronta ad immergersi in quel bel tepore.

Aveva pensato a quel caso, a come fosse tutto così particolare.

Di base, Olga era una persona razionale, tendeva a guardare con sospetto tutto ciò che riguardava il paranormale.

Un'idea però si fece strada nella sua mente, l'idea che ci fosse l'influsso di un demone in quella storia.

Il mattino dopo, a svegliarla furono proprio le campane di una chiesa: era infatti domenica.

Abitando in centro, non sentiva mai quei suoni ed infatti le sembrò molto inusuale.

In quel luogo la vita aveva ritmi ben diversi dalla frenetica corsa di città. Lei stessa avrebbe preferito rallentare certe volte, godersi di più il viaggio e non solo pensare sempre e solo a degli obiettivi.

Fece colazione con calma, la stanza infatti prevedeva anche un pasto al mattino.

Al posto del solito frettoloso caffè, imburrò delle fette di pane e sorseggiò un bel cappuccino, non aveva fretta.

La vista dalla finestra era di aperta campagna, ed alcune capre incrociavano il suo sguardo.

Il giorno prima aveva notato l'odore forte di animali, ma ora si stava già abituando.

Provò ad inserire il navigatore per raggiungere Sant'Eufemia, ma lì il cellulare non prendeva.

Questo era un problema, non conosceva la strada.

Senza perdersi d'animo, si mise in auto e cercò di raggiungere la città, sperando nel mentre di incontrare qualcuno che sapesse darle indicazioni.

Ci mise quasi un'ora, girando in tondo ed imboccando parecchi vicoli ciechi, prima di raggiungere un centro abitato.

Lì il suo cellulare aveva di nuovo linea, così riuscì a mettere il navigatore.

Prima di raggiungere la chiesa però, c'era un tratto di campagna, ed il navigatore perse nuovamente il segnale.

Esasperata, procedette un po' a tentoni, trovando infine l'edificio.

Già stanca da quell'impresa, parcheggiò l'auto nello spiazzale.

Il suo sguardo venne catturato da quell'imponente edificio in stile gotico, pieno di guglie e dalle alte vetrate.

Non era un'esperta, ma credeva l'edificio fosse in piedi da almeno un secolo.

Metteva una certa soggezione.

Valigetta in mano, si decise ad entrare.

La chiesa era vuota, ormai erano quasi le 14:00 e le funzioni erano già finite da un bel pezzo.

Forse li stava disturbando mentre pranzavano, pensò.

"Sto...sto cercando una persona" disse ad un ragazzo che si stava occupando di pulire i banchi.

My Partner in Crime 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora