Dazai aspettò che Fyodor andasse in camera a riposare.
Aprì la vetrina del mobile e prese la bottiglia di Vodka, versandosene una generosa porzione nel bicchiere.
Non avrebbe dormito quella notte.
Sapeva che se ci avesse provato, avrebbe ottenuto solo incubi e proprio non ne aveva voglia.
Si accese un'altra sigaretta, sorseggiando l'alcolico.
Preferiva prendersi una bella sbronza e crollare.
Si chiedeva se fosse davvero giustificato ciò che aveva fatto, se era quella la persona che voleva essere in quel momento.
Ripensò alle parole di Oda che adesso lo stavano tormentando. Da quando era arrivato in Russia ed aveva conosciuto Fyodor, si stava comportando malissimo, ne era consapevole. Avrebbe voluto rimediare.
Continuò a schiacciare i sensi di colpa un bicchierino dopo l'altro, fino a perdere i sensi ed addormentarsi ubriaco sul divano.
La mattina dopo, Fyodor lo svegliò con uno sguardo di disapprovazione.
"Puzzi" gli disse senza mezzi termini.
Dazai aveva la testa che gli scoppiava, e a tentoni raggiunse il suo letto per riposare.
Quando ebbe ripreso un minimo di forze, si alzò per mangiare qualcosa, notando che Fyodor non c'era.
Non che gliene importasse molto, anzi, in quel momento era meglio così, aveva bisogno di riflettere.
Ripensò alla notte in cui era morto Oda, a come si era sentito svuotato di tutto in quel momento. Poche volte prima di allora era stato tanto vicino al togliersi la vita per davvero.
Eppure, qualcosa lo aveva frenato.
Aveva lasciato quella che era stata la sua vita fino a quel momento, aveva lasciato la persona per lui più importante, ma per fare cosa?
Era andato in Russia in mancanza di altre alternative, e questo lo aveva condotto in quella chiesa.
Da lì in poi, la situazione era degenerata.
Dopo aver scoperto gli omicidi di Fyodor, la scelta più saggia sarebbe stato allontanarsi e non finire nuovamente su quella strada oscura. Non ci aveva dato peso, continuando ad alimentare quella relazione malata che aveva con l'altro.
Ciò che aveva fatto ad Olga, era già peggiore di molti dei suoi crimini nella port mafia, ma lì si era giustificato dicendosi che doveva coprire le tracce, che non poteva fare altrimenti.
E non c'era nessuno al suo fianco a fargli venire un minimo dubbio. C'era Fyodor, un uomo dalla morale distorta e senza alcun tipo di empatia.
Se fosse finita con Olga, i suoi sensi di colpa sarebbero potuti rimanere su un livello accettabile, ma il modo in cui si era comportato con Ivan, quello non era tollerabile.
Aveva deliberatamente avvicinato un ragazzo innocente, convincendolo a fidarsi di lui, usandolo per i propri scopi.
Se era così che doveva continuare a vivere dopo la morte del suo amico, allora tanto valeva farla finita.
Ripensò alle ultime parole di Oda, erano state quelle a distoglierlo dal suicidio, quelle parole a cui poi non aveva più prestato attenzione.
Sta dalla parte di chi salva le persone.
Dazai sospirò, non aveva la minima idea di come farlo.
Cosa avrebbe dovuto fare, dare via tutti i suoi vestiti e vivere in povertà come un santone?
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My Partner in Crime 2
FanficDopo la morte di Oda, Dazai decide di sparire dalla circolazione andando in Russia. Qui conoscerà Fyodor Dostoevisky