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Avere sempre una confezione di bende in casa poteva essere utile, come per esempio in quel momento. La mano fasciata gli doleva e faceva fatica a muoverla sulla tastiera del pc.

Non si era recato in ospedale, avendo avuto un dottore come boss, sapeva cosa fare in quelle situazioni. Si era fatto dare una mano da Fyodor a mettere i punti, anche se goffamente, il demone se l'era cavata bene con la ferita.

Lo aveva anche aiutato a ripulire il vetro ed a togliere il sangue da terra che per il freddo già si andava seccando.

Aveva chiesto il suo aiuto per liberarsi di Fabrizio una volta per tutte. Solo che avrebbero dovuto trovare un modo per fare in modo che non potesse più nuocere a nessuno. Senza ucciderlo, Dazai considerava l'omicidio come un gesto di pietà. Non voleva che le persone che odiava morissero, sarebbe stata una liberazione per loro.

Fyodor gli aveva risposto che aveva già qualcosa in mente, stava infatti facendo delle ricerche sulle singolarità e voleva trovare qualche persona dotata di poteri che potesse contrastare le illusioni del loro nemico.

Dazai, invece, si era incaricato di trovare Fabrizio, non era un compito facile.

Per cominciare, decise di leggere le notizie di tutti i quotidiani locali per trovare qualche indizio. Andando a rilento non riuscendo a scrivere con la mano dolorante. Scorse tra i vari risultati annoiato: un gatto randagio che entrava nelle case per rubare il tonno, ultimo sciopero dei lavoratori, un ottantenne con alzheimer che sembra ringiovanito e che gode di ottima memoria.

Quest'ultima notizia catturò la sua attenzione. Cliccò sull'articolo per leggere più nel dettaglio.

Il signore, dopo anni in cui a stento ricordava il suo nome, sembra improvvisamente ringiovanito ed inizia a fare richieste alle infermiere, per esempio di preparargli il piatto che gli preparava sempre sua moglie.

La notizia era risalente a quasi un mese fa.

Cercò di approfondire, scoprendo che improvvisamente, il signore era peggiorato di nuovo e che adesso non ricordava nemmeno più il proprio nome.

Anche se Fabrizio lo aveva posseduto, era poi andato via da quel corpo. Segnò comunque il nome della casa di riposo, magari in seguito avrebbe cercato di scoprire di più, forse c'era ancora qualche alleato di Fabrizio in quell'ospizio o qualche altro indizio.

C'era anche un altro particolare che lo indusse ad abbandonare momentaneamente quella pista. Se Fabrizio aveva usato l'illusione per prendere le sue sembianze, doveva averlo fatto con il tridente che gli permetteva di ampliare il suo potere. Era infatti un'illusione di un livello più alto rispetto a quelle che poteva eseguire da lontano.

Doveva ancora essere in città, magari aspettando uno scontro con lui.

Sapeva che aveva dovuto abbandonare il circo e che il tendone era stato sequestrato, aveva seguito la notizia sui giornali.

Lo staff del circo era andato via dalla città e le varie roulotte erano state vendute, ma forse, Fabrizio ne aveva tenuta una per sé.

Se così era, non doveva far altro che cercarla, sapeva come fare per rintracciarla.

Con la mano sana, prese il telefono e fece una telefonata. Avendo dovuto comprare un telefono nuovo, il vecchio era ormai in fondo al mare nel porto di Yokohama, aveva perso tutti i suoi numeri. Ricordava a memoria solo quello di Chuuya e quello del boss. Avrebbe fatto a meno di ricordare quello del boss, ma era stato costretto ad impararlo perché doveva poterlo rintracciare in qualsiasi caso. Quello del rosso invece era un problema. C'erano state sere, momenti di debolezza in cui lo chiamava in anonimo e appena sentiva la sua voce staccava, il cuore che martellava impazzito nel suo petto.

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