Come Dazai aveva notato, ultimamente il suo coinquilino era molto impegnato. Usciva presto al mattino e rientrava tardi o non rientrava affatto.
Fyodor aveva dei grandi piani per il suo futuro.
Da quando era venuto a conoscenza delle abilità speciali, pianificava un modo di causare caos nel mondo e per farlo avrebbe avuto bisogno di una grande rete di conoscenze.
Per questo, già da quando lui e Dazai avevano creato la rete informatica con la quale truffavano le persone per lucro, in contemporanea, aveva creato una sua rete personale.
Il russo aveva capito che nell'era moderna, le armi più preziose e pericolose di tutte, non erano le vere e proprie armi, e nemmeno i poteri speciali come ormai negli ultimi decenni i governi si erano messi in testa. No, la vera arma definitiva erano le informazioni.
Aveva infatti creato una rete sotterranea per lo scambio e soprattutto la compravendita di informazioni.
Lo scopo di quella rete, nascosta nel profondo del web, non era quello di arricchirsi, ma di creare una base che gli permettesse di organizzare in futuro, il suo grande piano.
Per questo aveva fondato l'organizzazione criminale dei "ratti nella casa della morte", il cui logo era appunto un'immagine fumettistica ed inquietante di un topo sorridente.
Per i loro piani, stavano studiando le abilità ed in particolar modo le singolarità che si verificavano quando due abilità simili o contrarie, venivano a scontrarsi tra di loro. Avendo svolto delle ricerche su Dazai, Fyodor era anche venuto a conoscenza della morte di Oda e della singolarità che si era venuta a creare quando si era scontrato con Gide.
La loro base, era situata nei sotterranei di San Pietroburgo e tra i membri, vi erano i migliori hacker russi ed altri individui dotati di poteri, come Alexander Pushkin e Ivan Goncharov.
Pushkin, era un individuo piuttosto rozzo, un uomo bassino e grasso, quasi calvo ad eccezione di un ciuffo di capelli castani al centro della testa, che per assurdo, lo facevano sembrare ancora più calvo.
Non era un individuo particolarmente abile, ma Fyodor lo aveva scelto come pezzo della sua scacchiera, in quanto la sua abilità 'una festa in tempo di peste', era piuttosto interessante. Egli infatti poteva colpire le persone con un tipo di virus particolare, che non era curabile con nessuna medicina.
Ivan Goncharov, era invece un uomo alto, di bell'aspetto con lunghi capelli argentati. La sua abilità 'il precipizio' gli permetteva invece di controllare l'elemento della terra, creando un golem con il quale poteva combattere. L'uomo però soffriva di una grave depressione e Fyodor temeva che se non avesse fatto qualcosa, la sua pedina si sarebbe presto tolta la vita.
Per questo, quel giorno si era recato nella base.
Ivan lo aspettava, con il suo solito sguardo triste.
"Spero davvero tu abbia una soluzione, o che la cosa mi ammazzi definitivamente".
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My Partner in Crime 2
FanfictionDopo la morte di Oda, Dazai decide di sparire dalla circolazione andando in Russia. Qui conoscerà Fyodor Dostoevisky