↝CAPITOLO 3.

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3. Back To The Past.

Justin's Point Of View:

«Justin non è colpa di Skyline se quel bastardo ha-»

«Basta Chaz.» Lo bloccai.

«No Justin, non puoi prendertela c-» Tentò di nuovo.

«CHAZ, PORCA PUTTANA, HO DETTO BASTA.
QUEL PEZZO DI MERDA DEVE PAGARE E PAGHERÀ.» Urlai facendo sobbalzare il mio migliore amico che, notando la mia rabbia, si alzò abbandonando la camera.

Erano anni ormai che portavo una fottuta maschera nera sul viso.

Nera come la mia anima: buia, vuota, spenta.
Ecco com'era.

Ogni fottuta sera mi dannavo, ed ogni tentativo di chiudere gli occhi era vano, perché nella mia mente riaffioravano di continuo i ricordi di quella cena che mi cambio totalmente la vita.

Avevo solo quindici anni, ma ero già diventato un mostro.

«Jay, Evans non ha i soldi.» Harold interruppe bruscamente i miei pensieri.

Alzai lo sguardo e, un sorriso di intesa apparve sui volti di entrambi.

«Oh, non c'è da preoccuparsi, ce ne occuperemo noi stessi.
Avvertilo solo del fatto che, stanotte alle 02:30 deve farsi trovare al solito posto.»

Annuì, pronto ad uscire dalla stanza, ma lo bloccai.

«Ah e Harry..»

«Si?»

«Dopo chiamami la ragazzina.»

«Vado subito.» Disse per poi uscire definitivamente dalla stanza.
--
Era tarda sera e accesi la TV non sapendo cosa fare: iniziai a vagare da un canale all'altro cercando qualcosa di interessante da vedere.
Non trovai niente di bello e stavo per spegnere, quando qualcosa attirò la mia attenzione:

"Continuano le ricerche di Skyline Mood, la ragazza scomparsa due giorni fa nel Sud del Bronx.
Ancora non sono stati individuati i rap-" spensi la TV ed un ghigno nacque sul mio volto.

Eravamo nella periferia di Los Angeles, in una villa di mia proprietà lasciatami dai miei nonni prima di morire, nessuno l'avrebbe trovata.

Skyline's Point Of View:

In quella stanza cominciavo ad avere sempre più freddo.

Mi chiedevo quanto tempo fosse passato.
Era una cosa orribile stare lì dentro senza un orologio, un telefono, senza vedere la luce..
Era tutto così monotono e triste.

Non facevo altro che pormi domande su domande riguardanti la mia famiglia e i miei amici.

I miei genitori mi cercavano?

Gli mancavo?

Pensandoci bene però, non sapevo nemmeno dove mi trovavo:

Ero ancora nel Bronx, o mi avevano portata via?

Stava per scoppiarmi la testa, sul serio.

Ryan fece irruzione nella mia camera riportandomi sul pianeta terra.
Sorrise, e feci uno sforzo per ricambiare.

Insomma, chi avrebbe sorriso in una situazione come quella?
Mi mancava la mia vita, la rivolevo indietro e, invece di sorridere mi veniva solamente da piangere.

«Buonasera bimba.»

«Ciao Ry, Chaz?» Chiesi.

«In realtà non ne ho la più pallida idea!» Ridacchiò.

Bad Soul ▸ Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora