LEGGETE A FINE CAPITOLO, È IMPORTANTISSIMO!
15. Is the demon back?
Justin's Point Of View:
Eppure quelle cinque parole, quelle poche sillabe, quel miscuglio di vocali e consonanti, suonavano così bene.
Erano passati tre mesi da quando ero uscito dall'ospedale, eppure continuavo a pensare alla sua frase.
FLASHBACK.
Ero a terra, le orecchie mi fischiavano, la testa girava e lo stomaco era sottosopra.
L'unica cosa certa era il dolore infernale nella spalla, era come se qualcuno mi stesse pugnalando.
Sentivo che avevo perso il gioco, era arrivata la mia ora... Stavo per lasciare tutto, ma sentii una frase che mi diede una scarica di adrenalina:«Non lasciarmi, amore mio.»
E lì decisi che l'avrei fatto per lei, che avrei reagito per lei e così feci.
FINE FLASHBACK.
Ancora oggi ci penso a quella notte, che all'inizio era partita come "la notte in cui dopo tanto tempo mi apro ad una ragazza", ma che poi si era trasformata in tutt'altro, e, detto sinceramente, non mi pento di aver lottato fino alla fine per restare in vita, perché l'avevo fatto solo per lei, ma una cosa mi dava ancora il tormento, le avevo detto che l'amavo senza riuscire a chiederle di essere la mia ragazza, avevo paura di un rifiuto, nonostante lei mi avesse confessato i suoi sentimenti, avevo paura di un rifiuto.
Chi si sarebbe mai innamorato di un mostro?Skyline's Point Of View:
Mi rigirai per l'ennesima volta in quel dannato letto.
Quella notte sembrava non volermi dar pace.Sentivo una morsa allo stomaco, un peso nel petto, avevo una brutta sensazione e l'ultima cosa che riuscivo a fare era stare tranquilla.
Sentivo il gelo che usciva dal materasso, ma più mi coprivo, più sentivo freddo e, considerando il fatto che stavamo andando incontro la primavera, tutto quello non era normale.Mi alzai di corsa e presi il telefono dal comodino per vedere l'ora: 03:33.
Deglutii e mi avviai verso la camera di Justin.
Entrai cercando di fare il meno rumore possibile.
Quando entrai vidi che si agitava nel sonno, stava sudando freddo e si contorceva.
Velocemente mi avvicinai e mi chinai verso di lui: stavo per mettere una mano sulla sua guancia, ma la ritrassi.
Ci eravamo detti 'ti amo' è vero, ma non sapevo per certo se stavamo insieme; infondo lui non me l'aveva mai chiesto.Lentamente posai la mano sul suo viso e lo chiamai dolcemente.
«Justin?» Sussurrai cercando di non farlo spaventare.
Continuai ad accarezzarlo e dopo poco si rilassò mugolando qualcosa.
«Mh?»
«Ho una strana sensazione, non riesco a dormire, non sto tranquilla, ho paura.» Dissi abbassando gli occhi pur sapendo che lui non avrebbe potuto vedermi.
Lentamente aprì gli occhi e si spostò facendomi spazio.
«Vieni.» Disse solo non curandosi minimamente delle mie parole.
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Bad Soul ▸ Justin Bieber
FanfictionUn'anima cattiva. Un'anima venduta al diavolo. Nel Sud del Bronx, si nasconde colui che governa tutto il territorio. Colui che, a soli diciannove anni, è temuto da tutti. Colui che, non mostra la sua identità a nessuno. Lui. Damned. I crediti della...