19. Clash.
Skyline's Point Of View:
«Si può sapere dove vuoi portarmi?» Picchiettai nervosamente il piede a terra mentre attendevo una risposta da parte del biondo al mio fianco.
Eravamo in macchina da mezz'ora, mi aveva categoricamente presa a sacco di patate e messa in macchina senza dirmi né perché né per come, l'unica cosa che uscì dalle sue labbra fu: "Sh, lo vedrai bambolina".
Se c'era una cosa che odiavo, erano le sorprese.
E in quell'ultimo anno di sorprese ne ebbi abbastanza direi.«Parli troppo, sai?»
Ruotai gli occhi al cielo, incazzata per il tono dannatamente calmo che aveva appena usato.
«E tu dai parecchio sui nervi, sai? Cristo Justin, ti ho chiesto dove stiamo andando! Merito una risposta dato che mi hai sequestrata dal mio amatissimo letto.» Misi il broncio incrociando le braccia al petto e marcando la parola 'amatissimo'.
«Questo lo so, ma sono più che sicuro bambina, che preferirai mille volte stare col tuo amatissimo ragazzo.» Disse copiando il mio tono.
A quelle parole avvampai.
Non so perché, ma chiamarlo 'il mio ragazzo' suonava sempre più strano.
Era una cosa piacevole, ma pur sempre strana.«Ecco, siamo arrivati.»
Disse una volta fermata la macchina in mezzo ad un.. Bosco?
Bosco?
«Mi prendi per il culo, mio amatissimo ragazzo?» Chiesi confusa.
«Perché dovrei?» Disse.
«Siamo in mezzo ad un bosco, mi hai strappata dal mio letto per portarmi in un-»
«Sta zitta e seguimi, non fare sempre la polemica!» Disse interrompendomi.
«Ma io non son-»
«Sì, lo sei, ora taci e cammina.» Mi interruppe nuovamente.
Strinsi i miei piccoli pugni e camminai furiosa.
Dai, diciamocelo, un appuntamento, magari anche romantico, in un bosco?«Ecco, tutto per lei vostra altezza.»
Quando si spostò, ciò che vidi fece sì che rimanessi pietrificata.
Mi aveva portata al lago.
Adoravo il lago, voleva solo portarmi in un posto più appartato per stare solamente io, lui e la natura.«Justin.. Io.. Oddio scusami!» Dissi agganciandomi al suo collo.
Lo sentii ridacchiare è quella risata fu come musica per le mie orecchie.
«Non fa niente, d'altronde ti ho strappata via dalle braccia del tuo letto.»
«Preferisco mille volte stare qui con te, che nel mio letto.» Dissi ad un soffio dalle sue labbra.
«Io invece, preferisco stare nel tuo letto, magari facendolo scricchiolare un po'...»
Subito mi staccai e gli diedi una pacca sul braccio.
«Sei un porco, Bieber.»
«Mi hai ferita, ragazza!» Disse mettendo il broncio.
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Bad Soul ▸ Justin Bieber
FanfictionUn'anima cattiva. Un'anima venduta al diavolo. Nel Sud del Bronx, si nasconde colui che governa tutto il territorio. Colui che, a soli diciannove anni, è temuto da tutti. Colui che, non mostra la sua identità a nessuno. Lui. Damned. I crediti della...