24. Secret.
Skyline's Point Of View:
Guardai l'orologio per la cinquantesima volta in quel secondo e la lancetta non si era spostata di un millimetro: il grande cerchio contenente quei numeri, segnava le 03:45 del mattino.
Cosa facevo ancora in piedi? Oh, penso che questo l'abbiate capito, non riuscivo a dormire e le lacrime non davano segno di cessare.
Mi fermavo, e mi trovavo a pensare dov'era finita la ragazza forte, quella che non cacciava lacrime nemmeno se esse venivano tirate fuori dai suoi occhi con le mani, quella che pensava 'non piangere per qualcuno che non merita le tue lacrime'.
Forse una risposta l'avevo trovata, la risposta era che prima, e con prima intendo prima del rapimento, non avevo motivi per cui piangere: ero felice, avevo una famiglia perfetta, tanti amici, una migliore amica splendida.. Che motivi avevo di piangere? Nessuno.
E poi? Poi successe tutto ma, questo già lo sapete.
Penso che avevo vissuto la vita più in quell'anno che in diciotto anni passati nel Bronx.
Come dicevo prima, mi capitava spesso di fermarmi a pensare, forse troppo spesso; delle volte mi capitava di bloccarmi in mezzo alla strada e, ovviamente, la gente finiva per guardarmi male, ma chi non l'avrebbe fatto?
La mia parte preferita però, era la notte.
Sì, perché la notte nessuno poteva interrompere i pensieri, dato che la maggior parte delle persone normali dormivano.
Hey, non ho mai detto di essere normale.
Io, ripeto, non essendo normale, 'usavo' la notte per pensare, proprio come in quel momento; quante domande mi frullavano nella testa? Oh, non immaginate nemmeno lontanamente.
Per prima cosa, qual era il segreto di Justin?
Perché Chaz lo sapeva e non me lo diceva?
Era davvero così importante?
La luce della luna penetrava attraverso i vetri della finestra ed il lampione lampeggiava. Erano rilassanti quelle luci: erano così fioche.. Mi piacevano.
Quando sentii gli occhi farsi sempre più pesanti, erano ormai le 04:10, così, mi lasciai trasportare dal sonno ed in un attimo divenne tutto buio.«Sky? Hey Sky! Svegliati, sono le 15:00.» Una voce giunse alle mie orecchie.
Pian piano aprii gli occhi e subito una luce mi colpii dritta in pieno viso.
«Cazzo, chiudete quelle dannatissime persiane!»
«Buongiorno anche a te.» Ridacchiò Chaz senza però muoversi nemmeno di un millimetro.
«Ugh, ti odio Chaz!» Esclamai incrociando le braccia al petto.
«Non è vero.» Canzonò.
Stavo per aprire bocca quando qualcun altro fece irruzione nella mia stanza.
«Buongiorno piccola.» La voce di Justin giunse alle mie orecchie come una ninna nanna e mi lasciai trasportare da quella dolce melodia.
«Levati dal cazzo coglione, mi devo mettere io vicino la mia ragazza.» Okay, ritiro tutto.
«Woah amico, calmo calmino.»
Justin lo guardò male ed io scoppiai a ridere.
«Sul serio Chaz?» Chiese poi alzando un sopracciglio che lo rese estremamente più sexy.
«Sì okay -sbuffò scherzosamente- evaporo.»
Quando il nostro amico uscì, Justin si voltò verso di me e, dopo aver messo un braccio intorno alla mia vita, posò l'altra mano sulla mia guancia per poi attirarmi a lui in un bacio.
Inutile tentare di spiegarvi come fu, perché tanto non riuscirei.
In quell'unione di labbra si concentrarono un sacco di emozioni, ma non tutte riuscii a capire. C'era amore, passione, voglia, felicità, ma c'era dell'altro.. Quel bacio sapeva di tristezza, malinconia? Ma perché?
Poco dopo si staccò e poggiò la fronte sulla mia, facendo poi scontrare i nasi, il che mi fece ridacchiare.
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Bad Soul ▸ Justin Bieber
FanfictionUn'anima cattiva. Un'anima venduta al diavolo. Nel Sud del Bronx, si nasconde colui che governa tutto il territorio. Colui che, a soli diciannove anni, è temuto da tutti. Colui che, non mostra la sua identità a nessuno. Lui. Damned. I crediti della...