↝CAPITOLO 20.

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20. Life Or Death?

Skyline's Point Of View:

«Sky, svegliati.» Mi sentii scuotere freneticamente.

«Mh..» Mugolai.

«Skyline, in piedi, ADESSO.» Quella fastidiosa voce continuava a darmi il tormento impedendomi di dormire.

«SKYLINE GIURO CHE TI PRENDO IN BRACCIO.» Urlò poi.

«Cinque minuti mamma.» Mi girai dall'altro lato.

Sentii la persona ancora non identificata sospirare.

«Cristo Sky, JUSTIN. È-»

Justin.

Al suono di quel nome scattai in piedi guardandomi intorno: la testa aveva preso a girare per via del mio alzarmi troppo in fretta.

«Dov'è Justin, Chaz?» Chiesi nervosamente.

«È in ospedale, ora muoviti che dobbiamo andare.»

È in ospedale.
È in ospedale.
È in ospedale.
È in ospedale.

Quelle tre parole rimbombavano nella mia mente tanto al punto di darmi il tormento.

«CHE CAZZO È SUCCESSO A JUSTIN?» Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo ma, non servì perché non ricevetti risposta.

«CHAZ, PORCA PUTTANA DIMMELO!» Urlai ancora di più mentre uscivo di casa incurante del fatto che non avevo il giubbotto addosso.

«PUOI STARE UN ATTIMO ZITTA? SALI IN MACCHINA E BASTA. NON SO SE CAPISCI, MA NON ABBIAMO QUEL FOTTUTO TEMPO!»Urlò lui di rimando sovrastando la mia voce.

Abbassai lo sguardo mentre cercavo di trattenere le lacrime ed entrai in macchina.
Partì in fretta e, l'unico rumore che si sentiva era quello degli pneumatici sull'asfalto.
Quella scena mi ricordò a qualche giorno prima, quando Justin mi "chiese" di essere la sua ragazza nuovamente.
L'unica differenza era che qualche giorno prima eravamo felici, quel silenzio era confortante, mentre quello nella macchina di Chaz era tutt'altro.
Lasciai uscire una lacrima e dopo di questa un'altra e poi un'altra ancora.
Il silenzio era interrotto dai miei continui singhiozzi.

Aveva detto che sarebbe andato tutto bene, pensai.

Quando mi calmai voltai la testa verso il moro: aveva lo sguardo fisso sulla strada, la mascella contratta e i pugni talmente stretti sul volante che le nocche erano diventate bianche.

«Chaz?» Deglutii.

«Cosa?» Sbottò.

«Io.. Scusa. È che come ho sentito nominare Justin, non ci ho visto più.» Dissi abbassando sempre di più il tono della voce.

Con mia grande sorpresa, dalle sue labbra uscì una leggera risata.
Mi voltai verso di lui e lo guardai con aria stupita.

«Sei innamorata, non è vero?»

La mia bocca formò una 'o'.
Davvero si notava così tanto?

«Io.. Uhm.. Non-»

«Dai bambina, ammettilo e non negarlo a te stessa! E comunque.. Scusami per prima, è che.. Justin è il mio migliore amico.» Sussurrò imbarazzato.

«Non ti preoccupare, lo capisco bene, è tutto okay.» Risposi pensando però alle sue parole.

Non dovevo più negarmelo, io ero innamorata di lui.

«Chaz, cosa è successo? Dimmi la verità.»

Sentii il mio amico sospirare, per poi iniziare a parlare: «Penso che debba dirtelo Justin, spetta a lui farlo.»

Bad Soul ▸ Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora