capitolo 15

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(i comportamenti che avrà nei prossimi capitoli Sebastian sono di mia invenzione. Sappiamo tutti che lui è un orsacchiotto morbidoso e che non farebbe male nemmeno ad una mosca)

(Festa p.1)

Non riusciva ad addormentarsi. La testa piena di pensieri. L'unico a cui si era concessa era Chris e adesso l'aveva già fatto molte volte durante la settimana con Sebastian ma comunque non era la stessa cosa. Il profumo, il calore, le carezze... tutto diverso addirittura strano, si piacevole perché comunque era uno sfogo fisico dopo una giornata pesante e stressante per entrambi, forse per lui no ma per lei si, però non speciale com'era con Chris.

Si alzò dal letto silenziosamente, prese con se il telefono e le cuffie per poi dirigersi verso la cucina per bere un po' d'acqua e vedere se c'era qualcosa di veloce da mangiare.
La canzone "Boy's a Liar" risuonava alta nelle sue orecchie e il ritmo la prese troppo. Iniziò a ballare a casaccio agitando i glutei di qua e di là. Arrivata in cucina prese una bottiglia dal frigo e si fermò ad osservare il cibo dentro ad esso. Tutto cose salutari ma lei aveva voglia di cioccolata avendo il mare rosso tra le gambe da pochi giorni. Nulla, neanche un piccolo pezzo in giro per la cucina, le venne subito in mente quando stava con Chris e trovava in ogni singolo angolo un pezzo di cioccolata con un bigliettino attaccato scritto da lui con sopra un messaggio dolce o una dedica.
Delle braccia l'avvolsero da dietro e dalle sue labbra uscì un grido di paura. Si tirò via velocemente le cuffie.

- Amore sono io calmati, sono Seb -

- Cazzo non farlo mai più mi hai fatto prendere un colpo, rischiavo di farti male -

Le posò le labbra sul collo accarezzandole con le mani il corpo.

- Che ci fai sveglia a quest'ora? -

- Potrei farti la stessa domanda -

Fece una leggera risatina infastidita.

- Dai cosa cercavi? -

- Della cioccolata -

Fece un sospiro disperato e scosse la testa.
Si diresse verso l'unico mobiletto che lui le aveva detto di non aprire mai per nessun motivo e che solo lui poteva toccarlo. Si era immagina chi sa cosa contenesse quel mobiletto ma quando vide che era pieno di cioccolata e caramelle si domandò il perché lui non glielo volesse far toccare. Prese la barretta di cioccolata dalle mani di Sebastian con perplessità e iniziò a sgranocchiarla.

- Mi manca il zampettio di Dodger che mi seguiva mentre mi spostavo per tutta la casa di Chris -

Lui si rabbuiò di colpo.

- Pensi ancora a lui, io non ti bastò vero?! -

- Non ho detto questo è che mi manca Dodger ma non ho parlato di Chris -

- Ora l'hai fatto. Dopo tutto quello che ho fatto per te tu pensi ancora a lui -

Le prese la barretta dalle mani e la sbatté nel mobiletto. La prese per il braccio e la trascinò in camera.

- Sei un ingrata e viziata di merda -

- Sebastian che ho fatto di male ho solo parlato di un cane, mollami il braccio così mi fai male -

La scaraventò sul letto. Prese cuscino e coperta e sbattendo la porta si diresse sul divano. Megan seduta a gambe conserte sul letto rifletteva su ciò che poteva aver detto o fatto per farlo arrabbiare così tanto da chiamarla "viziata e ingrata di merda". Scie di lacrime nere le rigavano il volto lasciando scivolare giù dolore e rimmel.

Il mattino seguente non se la sentiva di uscire dalla stanza dopo le cose che lui le aveva fatto ma decise che sarebbe uscita comunque intanto dormito non aveva comunque e aveva bisogno di pensare. Si vestì e uscì dalla stanza. Passò davanti a Sebastian e non gli disse nemmeno una parola. Prese le chiavi e uscì di casa.
La scuola le sembrava più rumorosa del solito.
Qualcuno le diede un colpo sulla spalla. Trasalì e si voltò di scatto. Kelly e Tom le sorridevano dolcemente, ma il sorriso scomparve presto e fece posto alla preoccupazione. Megan scoppiò in lacrime e diede un abbraccio fortissimo ad entrambi.

Il caso della famiglia Bishop - avvocato Chris Evans Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora