la sera investe gli animi più sobri e solitari (poesia)

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Mani rosse,
vive e calde,
che tendono al campo azzurro delle stelle:
osano toccare il mondo con la loro soffice punta
tonda, e toccare sapori.
Osano vivere di frastuoni,
e porre sguardi indiscreti sulle luci naturali.
Prato che respira, affamato,
sprigiona la sua essenza.
Quelle vene sono nutrienti come il nettare dei fiori gialli e luminosi nel cielo,
dipingono le mani come quadri d'arte,
con un'impressione suggestiva che si avvicina al blu.
Un pianto puerile inonda le stelle
con versi splendenti
che una musica ammaliante recita:
circondano i polsi e l'intero corpo e,
culminante in un'atmosfera seducente,
invitano ad una calma danza che abbraccia persino il cuore.
La sera investe gli animi più sobri e solitari:
giunta al termine, si volta un'ultima volta verso quelle mani esuberanti,
desiderose di raggiungere l'Eden misericordioso.

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