pensiero di fine estate

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Mattine d'estate e tazze di latte sorseggiate a metà.
Baci e sussurri lievi durante la giovane notte, serpeggiata da stelle dotate di vita propria.
Tepore di corpi grondanti di sudore, piedi scalzi sulla sabbia bollente come il metallo sui fuochi.
Cicale e grilli, protagonisti della dolce melodia serale e vogliosi di intrattenere un pubblico con una sinfonia estiva.
Il fresco che si espande nell'aria e ringiovanisce i corpi a contatto con la vegetazione.
E poi mi domandi come mai io ci veda i tuoi occhi riflessi nella pozzanghera color terra di fianco a me.
Tu che hai il sapore dell'estate, ma di freddi pensieri.
Ti scrivo con la mente secca, un pò come la lingua, per via del calore che il sole emana sulla mia pallida pelle, ma nel mio cuore aleggia soltanto la pace che non ha mai conosciuto con te.
Non temo l'ammissione di un pensiero che mi ha condannata fino ad oggi: mi manchi come il latte che ero solita versare nella tazza e che mi baciava le labbra, lasciandovi un retrogusto ambiguo.
Ti sento addosso nella forma semplice di una fragorosa risata, però devo ammettere con riguardo che mi hai nauseato come il caffè che prendevo due anni fa.
Ti penso sempre, ti mando una carezza come fa il sole sulla mia chiara pelle.

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