lettera nostalgica xx

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ti amerò fin quando il mio cuore sarà in vena di sentimentalismo, il che è imperterritamente azzardato da sostenere...tuttavia, in quanto richiesta dettata dal cuore ti chiedo di non scomparire mai.
Capiterà, un giorno, che la tua presenza non mi consumerà più le membra, che il tuo sguardo non spiccherà in mezzo agli altri, e che il tuo andamento altezzoso non mi farà boccheggiare.
Adesso osservami, al culmine della mia esasperazione sentimentale, nel tentativo di un approccio diverso.
Ti prenderesti, forse, la libertà di beffeggiarmi sapendomi così tristemente amareggiata? Se mi cercassi ardentemente tanto quanto mi disprezzi nei tuoi macabri e ostinati silenzi, non saresti così tanto distante da ciò che il mio cuore teme.
Ti ho temuta io stessa quel giorno in cui incontrasti i miei occhi infocati di vergogna, ma come potresti giungere al suo ricordo se ti ostini a proteggerti da un male che non ti appartiene?
Ebbene, dolce creatura, riguardati tu stessa in queste parole che gentilmente ti concedo perché t'ho amata.
Quando sarai in procinto di compiere la tua passeggiata pomeridiana, pensami un po', che potrebbe farmi piacere.
Hai sempre voluto sapere il mio pensiero nei tuoi riguardi, ne sei sempre stata curiosa, ma prendendo in esame la mia maniera di osservare il mondo ti chiederei per cosa, mia cara? Una stravagante quattr'occhi che sa apprezzare la vita non è altro che pane per i miei denti, e tu l'avevi notato eccome.
Il pensiero che tu possa scordarti di me mi provoca un dignitoso fremito, peggio ancora che tu possa dimenticarti chi io sia stata per te. Non avrò mai la forza di decifrare i tuoi ultimi atteggiamenti, ma tu non scomparire mai, che qualche volta mi fai felice seppur mi illudi di ciò. Fatti trovare in giro e ne ridiscuteremo.
Con affetto, la tua donna dalla chioma castana.

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