Pena di morte - Cesare Beccaria

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(tema d'italiano che risale al 2022🙏🏻)

Oggi è necessaria la pena di morte?
A partire dalla sua definizione, secondo cui essa consiste nella eliminazione fisica di un individuo condannato poiché ha commesso un reato di una certa gravita, l'utilità della pena di morte viene percepita in modi differenti.
Dunque, i favorevoli sono dell'idea che essa sia necessaria per restituire giustizia alle famiglie della vittima, perché è una procedura utilizzata sin dall'antichita la quale elimina in maniera definitiva la ripetizione di uno stesso reato da parte della persona condannata.
I contrari sostengono che non sia opportuna, in quanto si contrappone al diritto alla vita ed ai valori umani; altra ragione strettamente connessa alla prima riguarda il celebre detto "ripagare con la stessa moneta", ciò significa che essa ricambia il male ricevuto, provocando altro dolore.
Inoltre, nel caso in cui il condannato fosse vittima di una sentenza ingiusta, si andrebbe incontro all'uccisione di un innocente, pertanto ciò costituirebbe una condanna disumana e scorretta.

La pena di morte non è in vigore in tutte le parti del mondo: ad esempio, se prendiamo in considerazione il paese in cui viviamo, le ultime condanne a morte si sono verificate nel secondo dopo guerra, al fine di punire quei resti comuni e militari commessi in tempo di pace.
Oggi esiste l'articolo 27 della Costituzione italiana che recita che le pene non possono andare contro il senso di umanità e devono portare alla rieducazione del condannato.
Contrariamente all'Italia, una situazione totalmente diversa la troviamo negli Stati Uniti D'America, dove essa viene tuttora applicata, e a seconda dello stato, esiste la possibilità di scelta della modalità di applicazione della pena.

Nella storia della cultura e della letteratura, tanto straniera quanto italiana, sono emerse diverse figure autorevoli (che hanno vissuto durante l'illuminismo) che hanno provveduto alla trattazione teorica dei problemi giuridici, quali la condanna a morte. Il loro intento, infatti, non era solo quello di mostrare una soluzione, ma anche di diffondere maggiori consapevolezza e istruzione civica.
Ricordiamo che le idee illuministiche manifestavano un ritorno alla ragione, indicando una cesura rispetto al passato, ossia all'epoca medievale, durante la quale si assisteva all'affermazione del potere monarchico, considerato come assoluto, poiché questa nuova ondata di razionalità voleva approdare ad una verità, ad una conoscenza. Allo stesso tempo, essa intendeva sovrascrivere una critica alla società, con una mentalità fiduciosa nei confronti del progresso e del miglioramento delle condizioni sociali e civili.
La diffusione di queste idee rivoluzionarie risale alla prima metà del '700, riscuotendo sin da subito un enorme successo: molti intellettuali e critici letterari hanno iniziato a convertirsi a questa dottrina, accogliendo in sé tutte le informazioni e i presupposti per poter sviluppare un senso critico nei confronti delle questioni più basilari, dovute alla rivendicazione del valore dell'individuo in quanto tale e della sua relazione con la società.

Cesare Beccaria costituisce un esempio di esponente illuminista che, dando vita alla sua opera "Dei Delitti e delle pene", ha riscontrato un forte accanimento nei suoi confronti da parte di coloro che chiedevano un ritorno alle pratiche autorarie, ma allo stesso tempo solidarietà dagli illuministi francesi che condividevano le sue idee. Nel suo componimento, ci propone una soluzione alternativa ala condanna a morte poiché, presupponendo la certezza delle leggi per tutelare i diritti del singolo individuo, non solo reca tormento e sofferenza fisica, ma annulla anche un delitto già commesso, quando dall'altra parte lo scopo delle pene è quello di impedire al cittadino di arrecare danni alla collettività ed evitare che gli altri seguano il suo esempio.

Uitimamente siamo spettatori di una situazione che richiede una costante divulgazione al fine di ricordare ancora una volta i diritti che ogni individuo possiede e a cui, in questo caso, vengono tolti da autorità superiori.
In seguito alla morte di una giovane donna poiché non indossava correttamente l'hijab, sono nate numerose proteste per la rivendicazione dei propri diritti e per far sì che il nome di Masha Amini non venga dimenticato, così come quelli di tutte le donne che combattono coraggiosamente l'una affanco all'altra in nome del senso civico contro un govero clericale che continua a essere temuto per le sue idee conservative. Dopo mesi di manifestazioni pubbliche, assistiamo alla prima condanna a morte di un ragazzo, accusato di aver recato offesa contro l'islam e ad altre due verso la fine dell'anno. La brutalità delle azioni del regime continuano a stupire e a creare scompiglio, ma soprattutto provoca negli animi degli individui la necessità di difendere il diritto alla libertà di espressione che, dinanzi a questa oscenità, sembra essere stato annientato, insieme alle vite di tutte le persone che hanno sacrificato sé stesse per la collettività.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 02 ⏰

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