commento su una poesia di MariaLuisa Spaziani

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Poesia di MariaLuisa Spaziani:
È vertigine, amore, primavera, sfida, pianto di gioia, verità. Ed è subito "era".

Commento personale:
La poetessa affronta la questione del tempo che scorre inesorabile, che sfugge al controllo dell'essere umano e che quindi non può essere fermato. È come se, per esprimere le forze antitetiche che assillano la vita, si avvalesse della figura stilistica della gradazione ascendente, poiché parte da un elemento meno intenso fino a raggiungere quello con maggiore intensità. La costatazione che la vita dell'essere umano sia una fusione di elementi che richiamano la positività come l'amore, la primavera, la verità, e in qualche modo il pianto di gioia (sebbene sia un ossimoro poiché si associano due elementi in forte contrapposizione tra loro), ed altri che si legano all'esperienza umana negativa, come la vertigine, la sfida, rende questa poesia universale, infatti nell'esperienza di ciascun individuo si fondono questi due fattori che non si possono escludere a vicenda, poiché vanno di pari passo. Dal mio punto di vista, ritengo che la poetessa stia esprimendo un concetto che risale alla concezione greca del "carpe diem", che in italiano si traduce con l'espressione "cogliere l'attimo": data la fugacità del tempo, tanto le esperienze positive quanto quelle negative formano l'individuo, lo aiutano a crescere e a immergersi a pieno nella vita che conduce ogni giorno. Un attimo sospeso nel tempo che ci richiama alle sensazione di tristezza, di vertigine, di preoccupazione, sembra passare più velocemente rispetto ad un momento in cui si è raggiunta la felicità assoluta, poiché essendo legata all'esperienza soggettiva del singolo viene percepita in questa maniera. Ma ciò ha una valenza universale, è un pensiero che ci accomuna in quanto uomini che sperimentano la rapidità della vita: sebbene sembra che passi un'eternità quando si ha a che fare con un cuore spezzato, deluso, ansioso, quando giunge l'indomani esso è già terminato e subentra un altro sentimento, un'altra esperienza da aggiungere alla carrellata personale. Si tratta proprio dell'ambivalenza, della dualità della vita, a cui siamo soggetti in quanto esseri umani e da cui possiamo trarre benefici e svantaggi perché il bene e il male sono le due forze che muovono l'umanità, due facce della stessa medaglia.

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