Sussurri nella notte

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Cap. su richiesta!!

La Mazda RX7 gialla di Vinnie si fermò davanti all'ingresso di un ristorante esclusivo, il cui nome era sussurrato solo tra coloro che conoscevano i piaceri più raffinati di Los Angeles. Le luci soffuse e l'architettura neoclassica conferivano al luogo un'aura di mistero e fascino.

Indossavo un abito da sera che catturava la luce della luna. Vinnie, accanto a me con un completo elegante, era come un'ombra magnetica che attirava sguardi ammirati e invidiosi.

«Questo posto..."» dissi, la mia voce era un misto di stupore e anticipazione.

«È degno di te,» rispose Vinnie, con un sorriso che non raggiungeva gli occhi, ma che trasmetteva un'intensità che mi faceva battere il cuore più forte.

Varcammo la soglia, e l'interno del ristorante era un teatro di eleganza discreta. I camerieri si muovevano con grazia silenziosa, e le conversazioni erano un morbido sottofondo che si mescolava alle note di un pianoforte.

Ci sedemmo, e il tavolo era un isolotto privato in un mare di lusso. «Non ho mai visto nulla di simile,» confessai.

Vinnie mi prese la mano, la sua presa era ferma ma gentile. «E non hai ancora visto niente,»disse, e c'era una promessa nelle sue parole, un invito a scoprire i segreti che la notte aveva in serbo per noi.

Il pasto fu un viaggio attraverso sapori esotici e presentazioni artistiche.

«Perché mi hai portato qui?» chiesi, curiosa e timorosa.

«Per mostrarti che ci sono luoghi dove anche le ombre possono danzare,» rispose Vinnie, e il suo sguardo era profondo come la notte stessa.

Dopo la cena, Vinnie mi condusse in una sala appartata, dove un quartetto d'archi suonava melodie che sembravano catturare l'essenza stessa dell'amore e della passione. Ballammo al ritmo della musica, mi resi conto che Vinnie era molto più di un semplice e bellissimo ragazzo; era un enigma, un puzzle che desideravo ardentemente risolvere.

«Sei un mistero,» sussurrai, mentre la nostra danza ci portava vicino a una finestra che si affacciava sulla città illuminata.

«E tu sei la chiave.» rispose lui, e si sporse per lasciarmi un bacio pieno di sentimento e passione.

Si spostò alle mie spalle e avvolse le sue mani intorno ai miei fianchi, costringendomi a osservare le luci della città.

«Dove vorresti essere in questo momento?» sussurrò al mio orecchio, solleticandomi.

Mi morsi l'interno delle guance e mi lasciai cullare dal suo tocco, pensando ad una risposta.
Immaginai il rumore delle onde del mare e il vento che mi scompigliava i capelli.

«Al mare.» Risposi, decisa.

Lui sorrise e mi accarezzò il sedere. Mi spinse via, raggiungendo la porta della sala.

«Che stai facendo?», alzai un sopracciglio.

«Stanotte realizzerò ogni tuo desiderio, biondina.» pronunciò sensualmente.

I miei occhi si illuminarono, e fui costretta a stargli al passo mentre usciva dal lussuoso ristorante.

Si leccò le labbra e giocherellò con le chiavi dell'auto tra le dita.
Mi aprí la portiera come un gentiluomo e attese che mi sistemassi sul sedile del passeggero.
Non ebbi il tempo di fiatare, che mise in moto e sfrecciò lontano.
La sua mano era ferma sulla mia coscia, disegnava dei piccoli cerchi sul mio ginocchio, inconsapevole dell'eccitazione che mi stesse provocando tra le gambe.

Arrivammo su una spiaggia, appena scendemmo dall'auto avvertii il forte vento che avevo immaginato. Mi liberai dei tacchi e i miei piedi entrarono in contatto con la sabbia fredda della notte.
Vinnie, invece, mi seguii lentamente con le mani in tasca, osservandomi con un luccichio negli occhi.

Un'oscura storia d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora