Un padre protettivo.

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Cap. su richiesta!!

Vinnie

Avevo tre figli: un maschio e due femmine. Will era come me: irruente, iperattivo e combina guai. Le mie due principesse, Vanessa la più piccola, e Anastasia, erano due piccole donnine.

Stavano crescendo troppo in fretta, ma temevo che la più grande stesse iniziando a sfuggirmi dalle mani. Era bella e con lo stesso carattere della madre. Proprio questa somiglianza mi stava infastidendo.

Mi sentivo come un leone in gabbia. La mia piccola Anastasia, la mia principessa dai capelli biondi e gli occhi azzurri, aveva già una fila immensa di stupidi ragazzini che le sbavavano dietro. Non potevo fare a meno di uscire di testa e sentirmi geloso.

Avevo appena finito di lavorare, girai le chiavi nella serratura ed entrai in casa, gettando il mazzetto sul mobiletto.

La casa era silenziosa, mi liberai delle scarpe eleganti e andai in cucina.

Vidi Chloe ai fornelli, le appoggiai le mani sui fianchi e la baciai.

«Ciao amore.» sorrisi.
«Ciao, Vin.» ricambiò accarezzandomi la nuca, «Sto cucinando, tu va a farti una doccia.» mi ordinò.

Annuii e attraversai il corridoio per raggiungere il bagno.
Sbirciai in camera di Will e Vanessa e li vidi impegnati a giocare con i videogame.

Quando superai la camera di Anastasia mi bloccai sul posto e tornai indietro. Sentii alcune risate e il suono di una voce maschile.

Aprii la porta e quello che vidi mi lasciò senza fiato.

Anastasia era seduta sul letto con Cameron, un ragazzino dai capelli arruffati e il viso sfacciato. I loro corpi un po' troppo vicini per i miei gusti.

«Ma che cazzo!» esclamai, e in quel momento non me ne fregò delle buone maniere.

«Papà!» esclamò Anastasia. «Non pensavamo che saresti tornato così presto.»

Fissai mia figlia con occhi duri. «E menomale che sono tornato presto altrimenti non me lo sarei mai perdonato!» Sbottai.

Il pensiero di mia figlia che si faceva toccare da un ragazzo mi faceva raggelare il sangue nelle vene e speravo che quel giorno non arrivasse mai.

Mi avvicinai pericolosamente a quel ragazzino e lo afferrai per il colletto, «E tu, che ci fai con mia figlia?» ringhiai.

Il ragazzo tremò come una foglia, «Signor Hacker, io...» cercò di dire ma io non lo lasciai finire.
«Non voglio sentire scuse,» dissi. «Anastasia è troppo giovane per queste cose.»

Anastasia si alzò dal letto e cercò di fronteggiarmi. «Papà, lascialo stare!» disse, «Sono abbastanza grande da avere un fid...».

Alzai una mano e lasciai andare il ragazzo, mentre il sangue saliva velocemente al cervello, «Basta.» dissi. «Non voglio sentire altro.»

Chloe entrò nella stanza, preoccupata. «Cosa sta succedendo?»

Indicai Cameron con un gesto. «Questo ragazzo sta cercando di conquistare nostra figlia.» lo accusai.

Chloe si avvicinò a Cameron e lo guardò negli occhi. «Cameron, è così?» domandò.

Cameron abbassò lo sguardo. «Signora Chloe, io...»

Un'oscura storia d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora