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D'improvviso, sempre con la schiena poggiata alla porta del bagno, Jessica, alzò la testa di scatto, strappò via dal collo la collana che Emanuele le aveva regalato per il compleanno e la schiacciò sotto la scarpa. Vide il liquido dei loro colori preferiti scivolare e farsi strada tra le fughe del pavimento mentre dai suoi occhi iniziarono a scendere ancora una cascata di lacrime. Jessica sussultò al sentir bussare alla porta del bagno

-Occupato- cercò di dire Jessica trai singhiozzi

-Jes sono io, apri- disse Clelia dall'altra parte della porta. Al sentire la voce della sua migliore amica Jessica aprì la porta e si tuffò tra le braccia di Clelia che la strinse a sè accarezzandole i capelli.

-Jes calmati e spiegami cos'è successo- disse Clelia

-Emanuele, mi ha lasciato-

-Ma dai Jes, quante altre volte è successo? Tantissime, tutto andrà come sempre, tra dieci minuti sarete di nuovo insieme a ridere e baciarvi-

-No Cle, questa volta era serio. Le altre volte si vedeva che era detto perchè presi dalla rabbia, ma questa volta, questa volta é finita davvero. Non ci sarà più nessun bacio, nessun abbraccio, nessuna carezza e nessuna risata- disse Jessica riprendendo a piangere sulla spalla dell'amica

-Oh Jes, mi dispiace davvero tanto ma spiegami il perchè-

-Perchè è un egoista e pensa solo a se stesso. Lo vuoi davvero sapere il motivo?-

-Certo che lo voglio sapere-

-Bene, mi ha lasciato perchè io non posso andare al cinema con lui a mezzanotte.-

-No Jes, non è possibile. È assurdo buttare via tre mesi di storia come la vostra per una stronzata del genere-

-Lo so, ma lui ha preso la sua decisione, non tornerà indietro- disse Jessica singhiozzando affranta all'idea di non aver più affianco quel ragazzo che le aveva fatto un sacco di promesse, quel ragazzo che si era precipitato da lei appena aveva saputo che stava male, quel ragazzo che faceva di tutto pur di vederla, quel ragazzo che le aveva fatto dei regali fantastici, quel ragazzo che dormiva affianco a lei, quel ragazzo che la stava a guardare mentre lei dormiva sul suo petto, quel ragazzo che la baciava, quel ragazzo che la coccolava, quel ragazzo che l'aveva riempita di belle parole, quel ragazzo che era riuscito a farla sentire forte e bella, quel ragazzo che, allo stesso tempo, l'aveva riempita di stronzate.

-Jes, se lui ti ha mollato per questa storia vuol dire che non ti merita, non si merita nemmeno una di queste lacrime, non si meritava tutta la fiducia che gli abbiamo dato ma soprattutto non si merita una bella persona come te.- disse Clelia accarezzando i capelli dell'amica che continuava a piangere sulla sua spalla.

-No Cle. Non è vero, io non sono una bella persona, come puoi vedere sono riuscita a rovinare tutto anche stavolta.-

-Ma cosa stai dicendo Jes? Non è assolutamente vero, tu non hai rovinato un bel niente, tu sei stata la ragazza perfetta, non gli hai mai messo dei limiti e gli hai sempre fatto fare quello che aveva voglia lui senza mai lamentarti. È lui quello che ha rovinato tutto sin dall'inizio-

-Sai una cosa Cle?-

-Cosa?-

-Io lo amo, io non posso credere che le cose che mi ha detto e le cose che ha fatto erano finte. Io non posso credere di esserci cascata di nuovo, non posso credere di aver fatto lui il centro del mio mondo, non posso credere che lui, la persona che mi ha fatto rinascere ora mi stia facendo precipitare nel baratro. Non posso credere che tutto questo sia vero. Dio ti prego svegliami da questo maledetto incubo.-

-Jes, non sarà facile accettare questa cosa, non sarà facile dimenticarsi di lui, non sarà facile fare in modo che tutti i ricordi che hai con lui non facciano male, non sarà facile superare questo momento di merda ma lo faremo insieme. Io credo in te e sono sicura che ne uscirai più forte di prima. Ce la possiamo fare. Lo faremo io e te insieme proprio come una volta.- disse Clelia sprofondando la testa tra i capelli di Jessica mentre le lacrime iniziarono a rigarle il volto. Lacrime di sofferenza. Soffriva Clelia, soffriva perchè la sua migliore amica era distrutta, soffriva perchè vedere la sua amica piangere in questo modo le faceva tornare in mente il periodo in cui Jessica soffriva di bulimia, soffriva perchè sapeva che da quel momento doveva occuparsi di Jessica proprio come aveva dovuto fare anni prima, soffriva perchè veder star male la sua migliore amica le spezzava il cuore.

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