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Penso sia passato qualche giorno da quando il mio piccolo bruco ha dato il suo numero a quel bel ragazzo.

Jessica è distesa sul suo letto. Sono le 11 di sera e lei è stanchissima, ma non riesce ad addormentarsi perchè ha un pensiero fisso. PERCHE' EMANUELE NON LE SCRIVE?? Eh che cavolo.  Sono passati 10 giorni da quando gli ho dato il mio numero. Non ho fatto altro che pensare a lui per tutti i giorni. E' vero, sul pullman le parlava, le teneva il posto e giornalmente le chiedeva di scendere alla fermata successiva alla sua per poter parlare da soli. La mattina quando erano insieme tutto sembrava fottutamente perfetto, ma quando tornava a casa non riusciva proprio ad essere felice senza potergli parlare. Provava qualcosa per lui, aveva così tanto fascino. Era impossibile non notarlo ovunque andasse. Jessica decise di ascoltare il suo amato Vasco Rossi che riusciva, con la sua voce, a farle svuotare la mente e ad accompagnarla tra le braccia di Morfeo. E proprio come pensava funzionò, dopo una canzone già era riuscita ad addormentarsi.

L'indomani mattina Jessica si sveglia, si lava, si veste, fa lo zaino, saluta la mamma con un leggere bacio sulla guancia e finalmente è pronta per uscire ed incamminarsi alla fermata del pullman.

Dall'altra parte del paese invece, c'è ancora chi dorme profondamente. Si, avete capito bene quella è proprio Clelia l'inseparabile amica. ''Clelia svegliatiiiii. Mi sono rotta di usci de prima mattina per accompagnarte alla fermata. Per me oggi puoi andarce a piedi. Puoi anche perdere il pullman ma io non te ce accompagno.'' dice la mamma scuotendo la figlia urlando. ''Eh ma', ma che problema c'hai. Me ne vado a piedi. Ciao.'' Si alza dal letto e si trascina in bagno molto svogliatamente. Si da una sciacquata veloce alla faccia, si trucca, si veste ed esce di casa.

Jessica è finalmente arrivata dopo una lnghissima camminata alla fermata, ed ora come sempre sta aspettando la sua amica che è ancora una volta in ritardo. Ormai riesce a vedere il pullman in lontananza che si avvicina sempre più ed è pienamente convinta che la bella amica lo perderà. Quando vede sbucare Clelia da dietro all'angolo che corre per non perderlo.

-Ah ah ah ah ah ah ...... Ciao Je... Come stai? Ohhhh stavo per perderlo anche oggi.-

-Cleee meno male che non l'hai perso perchè ti devo parlare, ho proprio bisogno di un tuo consiglio in questo momento.-

-Cos'è successo?-

-Te lo dico dopo adesso dobbiamo salire.- Dice Jessica mentre sale sul grandino del pullman. 

Le belle amiche salgono e si vanno a sedere ai posti che Ahmed e Emanuele hanno gentilmente tenuto per loro.

-Comunque Cle ti stavo dicend....-

-Si hai ragione dimmi.. Cos'è successo Je?-

-Ma in realtà non è che sia proprio successo qualcosa, è che non riesco a capire perchè Emanuele non mi abbia ancora scritto. Cazzo ogni mattina mi chiede di scendere con lui per parlare da soli, mi tiene il posto e tutto però non mi scrive. Non riesco a capire se mi stia prendendo per il culo o se ci sia altro che non so e che non vuole che io sappia. Mi sa proprio che se oggi mi chiede di scendere con lui gli dico di no perchè non voglio soffrire... Già mi piace da matti dopo pochi giorni!!-

-Oh Je io ti posso dare un consiglio da amica e da persona che ti vuole bene. Possono esserci mille motivi per cui lui non ti abbia scritto, però se tu ritieni che sia il caso di non scendere e parlare con lui da soli allora non farlo. Io ti voglio bene e non voglio che tu soffra. Fai quello che ritieni meglio per te.-

-Grazie Cle.Oggi farò cosi!- Disse porgendo le cuffie a Clelia.

Jessica è intenta ad ascoltare le parole di quella bellissima canzone quando si sente toccare il braccio, Si volta e si ritrova faccia a faccia con eEmanuele. Il suo cuore inizia a battere forte, le fa male la pancia. Sono troppo vicini, il naso di Emanuele sfiora quello di Jessica e le loro labbra sono ad un passo dal toccarsi.

-Ehi, scendi con me dopo?-

-N-no... Oggi n-non posso proprio. In prima ho una verifica e devo ripassare-

-Ah.... O-ok.- Dice allontanandosi da lei.

Jessica tira un profondo respiro e si gira verso l'amica che le rivolge un largo sorriso.

Finalmente sono arrivate a destinazione. Le amiche scendono alla fermata e si fermano a parlare con le loro compagne di classe.  Mentre Jessica è intenta a parlare con una sua amica si sente toccare il braccio, si volta e c'è Emanuele che la guarda fissa negli occhi con un'espressione un po' cupa.

-C-ciao....-

-Mica avevi una verifica e dovevi ripassare?- le dice Emanuele urlando.

-Shtt- grida di rimando Jessica afferradogli il polso e trascinandolo lontano dalle sue amiche

-Ma come cazzo ti permetti di gridare davanti tutte le mie amiche? Ma soprattutto come ti permetti di gridarmi addosso solo perchè non sono scesa con te per un giorno. Se l'ho fatto ho i miei buoni motivi, Cazzo.- Urla Jessica avvicinandosi sempre più alla faccia di quel bel ragazzo di cui è cotta.

-E allora dimmelo questo cazzo di motivo!-

-Lo vuoi davvero sapere questo fottuto motivo? Non sono scesa con te perchè sono fottuta. Mi piaci, mi piaci davvero tanto e aspetto un tuo messaggio dal primo giorno in cui ci siamo parlati e non ne ho mai ricevuti. Non sono scesa con te perchè non faccio altro che pensare solo a te, la notte non riesco a dormire perchè penso a te e al tuo fottuto sorriso.-

-oh... Wow proprio non me l'aspettavo da te che sei cosi fottutamente bella.- le dice poggiandole un dito sulle labbra come per farla stare zitta

-Jeeee dobbiamo andare adesso è suonata gia la seconda da un paio di minuti.- dice Clelia afferrando l'amica per il braccio mentre la trascina via.

Jessica si gira  verso Emanuele e compone con le labbra la parola Scusa..........

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