La sua vita era stata un susseguirsi di scelte sbagliate. Certo avevano una diversa entità di "sbagliato" come ad esempio quando a cinque anni si era lanciata nel traffico per rincorrere una palla o quando da adolescente aveva deciso di cercare le sfera del drago con Goku, ecco quelle potevano essere considerate poco stupide.
Perdonare Yamcha per tutte le sue mancanze da fidanzato, invece, poteva considerarsi moderatamente sbagliato.
Ma quello che aveva appena fatto era ritenuto non classificabile nella scala di cose stupide.
Quell'uomo era piombato sul suo pianeta con l'unico scopo di distruggere tutto quello che gli fosse sotto tiro e lei cosa aveva fatto? Gli aveva offerto un posto dove stare se avesse deciso di restare sulla Terra ad allenarsi.
Era stato sconfitto da Goku che aveva però riconosciuto in lui ogoglio e superiorità della sua razza.
Della loro razza.
Goku l'aveva capito immediatamente che quel guerriero gli era superiore in qualcosa ed era bastato un attimo, perché quell'altro gli rinfacciasse il suo sangue blu.
L'appartenenza all'élite, la sfrontatezza, la maniera cinica di calcolare e distruggere tutte le potenziali minacce; tutte cose che Goku fortunatamente, o sfortunatamente dipende dal punto di vista, non avrebbe mai posseduto.
Goku l'aveva risparmiato poiché aveva visto un degno rivale ed un potenziale alleato, così aveva affermato ai presenti ma la verità fu che in lui si era smosso un senso di appartenenza alla specie.
Nonostante questo lui si era rialzato e gli aveva giurato vendetta.
E lei si era appena messa in casa un individuo del genere.Non bastarono le minacce di lasciarsi e le continue litigate con Yamcha per convincerla che quella sarebbe stata la scelta che l'avrebbe portata alla rovina.
- Ti rendi conto che mi ha ucciso? Ha letteralmente alzato una mano ed io ho cessato di esistere -
Come il fiocco di neve che innesca una valanga verso valle, i pensieri della donna avevano già preso la loro direzione senza alcuna possibilità di essere contraddetti.
- Hai armatura e navicella distrutta, sembra che dovrai restare qui per un po' di tempo. Se hai bisogno di un alloggio e di un posto dove puoi allenarti puoi restare a casa mia -Le parole erano uscite prim'ancora che il cervello avesse avuto il tempo di processarle ed ormai il danno era fatto.
Tutti la guardavano come si guarda un episodio raptus di un pazzo, tutti tranne Goku che invece aveva accolto quella decisione con un sorriso complice di chi riesce a vederci più lungo degli altri.Apparve sul suo volto la chiara smorfia di disappunto di chi sa di essere in trappola, non poteva andarsene in nessun modo da quel pianeta ed era già stanco di tutto quel perdono e gentilezza.
Ammiccò semplicemente nella direzione della donna mentre mentalmente cercava di trattenersi dal disintegrare nuovamente quel terrestre.
Troppo assorto nei suoi pensieri non notò che nel frattempo la donna si era avvicinato a lui ed aveva il proprio indice a pochi centimetri di distanza dal suo petto.
Ebbe una voglia matta di spezzarglielo.- Beh che aspetti a seguirmi? O devo stenderti il tappeto rosso vostra maestà? -
Per caso in quella domanda avrebbe dovuto leggerci ironia?
Quella maledetta terrestre aveva seriamente osato prenderlo per culo?
La risata che comparve su quel volto perlaceo era di sicuro la conferma di quelle sue orribili ipotesi ma prima che la sua lingua potesse articolarsi per produrre una qualsiasi parola, la sue gambe si erano già mosse verso la sua direzione.Dopo aver fatto il tour in quella che sarebbe stata la sua nuova casa, gli aveva fatto strada verso la sua stanza da letto.
Austera come un vero militare.
Gli piaceva e anche se così non fosse stato di certo non si sarebbe messo a perdere tempo nel decorarla.- Dovresti farti una doccia e poi dovresti medicarti quelle ferite prima che prendano infezione. La cena è alle venti e trenta, sii puntuale perché non aspetterò oltre -
Improvvisamente i suoi pensieri vennero riscossi dall'irritante voce della terrestre e i suoi occhi si spostarono freneticamente su tutto il perimetro della stanza prima di riuscire a scorgere la fonte del suo fastidio.- E se non venissi? -
Domandò acido, non celando per nulla il suo solito ghigno malefico.
- Peggio per te perché avevo intenzione di preparare un meraviglioso banchetto, so quanto riuscite a mangiare voi guerrieri e tu in particolare hai bisogno di riprendere le forze -
Lo mollò lì prim'ancora che l'uomo avesse il tempo di ribattere.
Due volte l'aveva fatto.
Aveva osato per due volte impartirgli ordini e sparire.
Era sicuramente stanco morto e per questo motivo aveva permesso una tale insubordinazione.
Non sarebbe accaduto mai più.
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A Penny For Your Thoughts
Fanfiction"Tu sola puoi con la tranquilla pace aiutare i mortali, poiché i feroci effetti della guerra Marte, signore delle armi gestisce, lui che spesso nel tuo grembo si getta sconfitto dall'eterna ferita di amore, e così guardando in alto con il tenero co...