Il sorriso di Bulma non passò inosservato, nessuno l'aveva mai vista così contenta ed ognuno voleva averne un pezzetto per sé.
Erano stati accorti e per questo durante tutti i preparativi nessun giornalista né fotografo si era avvicinato a loro. Ma adesso, quello che sarebbe dovuto essere un matrimonio intimo si stava rivelando l'inizio della tragedia.
Non erano riusciti nemmeno a varcare la soglia della piccola chiesetta che ondate di flash li avevano accecati e perfino Bulma, che era ormai abituata a tutta quella popolarità, rimase profondamente spiazzata.
Non sarebbe dovuto esserci nessuno al di fuori della famiglia e di amici stretti.
Qualcuno aveva necessariamente parlato.
L'indomani mattina avrebbe avuto i nomi e cognomi di tutti quelli che avevano osato molestarli.Più di tutto le preoccupava l'incolumità di suo figlio.
Era una cosa stupida visto che potenzialmente quel bambino aveva più forza nel suo mignolo che tutta quella gente messa insieme.
Ma la mamma è sempre la mamma ed ama in modo irrazionale.
A Vegeta, che fin'ora non aveva proferito parola, bastò uno sguardo al viso accipigliato di sua moglie.
Nessuno poteva permettersi di sporcare il bel viso della sua donna con un'emozione così immonda come la rabbia.Forse essere un compagno voleva dire questo, arrabbiarsi perché tua moglie è arrabbiata.
E la collera in quel momento lo stava divorando vivo, sapere quanto impegno ci aveva messo Bulma ad essere discreta e vedere come invece non era stata rispettata lo mandò in bestia.- Torna dentro ci penso io qua -
Fece come le era stato richiesto senza però riuscire a tenere a bada quella curiosità che la stava divorando: cosa avrebbe fatto Vegeta?
- È da maleducati presentarsi quando non si è invitati, ed io odio i maleducati -
Si trasformò in un secondo e, come ogni altra volta, rimase totalmente incantata dalla luce emanata da quello che per lei era l'uomo più bello di tutte le galassie.
Era il polo negativo del suo magnete.
Più e meno giocano tra di loro fino a quando non si fondono e restano intrecciati.
Come era successo a loro.
L'enorme potenza scatenata da quella trasformazione fu sufficiente a spazzare via tutta quella gentaglia che li stava importunando.- Papà giocare? -
Trunks volò via dalle braccia della madre, attirato anche lui come una falena da quella luce.
Trunks aveva voltato completamente solo per la prima volta.
Anche se era stato un volo breve ed incerto l'aveva fatto. E riuscirci a poco più di un anno significava solo che lui e Bulma avevano una genetica davvero potente.
Suo figlio aveva volato per la prima volta per raggiungere lui.
Che fortunato bastardo.- No Trunks io e te giochiamo domani -
Lo accolse tra le sue braccia prima che potesse cadere, il piccolo gattonò fino a raggiungere le spalle del padre dove si mise a cavalcioni.
Bulma si avvicinò a loro lentamente per paura di rovinare uno di quei momenti padre e figlio.
Lei non era come loro e non lo sarebbe mai stata, ciò non le impediva però di stargli accanto come meglio avrebbe potuto.
Per entrambi.- Ti alleni di nuovo? -
Gli occhi di Bulma si inumidirono per la commozione.
Vegeta scattò verso di lei come una molla ma si rasserenò immediatamente quando vide chi aveva di fronte.
Allungò la mano verso di lei e con poca dolcezza la attirò a sé, le mise una mano sul culo e la baciò.- Che schifo -
La vocina di Trunks quasi non lo fece affogare per le risate, ma lui era un uomo tutto d'un pezzo e di certo non poteva permettersi di ridere.
- Donna mi hai sporcato la faccia di trucco puliscimi -
Bulma bagnò un fazzoletto e glielo passò lentamente sulle labbra.
Sentirla così vicino, così piena d'amore e di adorazione per lui, solo ed esclusivamente per lui, lo accitava come non mai.
Ormai era sicuro di non farle più paura e quasi quasi iniziava pure a credere che non doveva necessariamente essere una disgrazia questa cosa.
Ora era un uomo diverso, aveva una moglie che lo comprendeva e lo amava ed un figlio di cui prendersi cura.- Congratulazioni agli sposi, scusate problemi con il teletrasporto ho fatto tardi! -
Maledetta donna.
Gli fotteva così tanto il cervello che ormai era in un'altra dimensione.
Dannata Bulma capace soltanto di distrarlo e mettergli strane idee in testa.
Kakarot era tornato e non serviva concentrarsi per capire quanto fosse diventato forte.Kakarot era tornato e lui non se n'era accorto.
Per un attimo l'invidia lo annebbiò completamente e a risvegliarlo fu soltanto il caldo tocco della mano della sua terrestre.
Quel suo dannato sorriso.- Grazie Kakarot -
Bulma gli strinse la mano per qualche secondo, un modo silenzioso per dimostrare il suo apprezzamento in quella situazione.
Non poteva saperlo e non avrebbe mai potuto saperlo, perché Vegeta non era bravo né con i fatti né tantomeno con le parole, ma nel momento in cui le aveva infilato quell'anello al dito le aveva giurato la sua più completa devozione.
Kakarot lo accecava dalla rabbia? Lui avrebbe alzato lo sguardo al cielo e avrebbe rivisto il blu dei suoi occhi e si sarebbe calmato immediatamente.
I nemici lo avrebbero sopraffatto? Avrebbe trovato in quella stupida viziata e perversa terrestre la forza di combattere.- Andiamo via Vegeta -
Musica per le sue orecchie.
Non se lo fece ripetere due volte, la prese tra le braccia e si alzò in volo per dirigersi il più lontano possibile da tutta quella gente e i loro psicodrammi.
Trunks sarebbe stato bene, soprattutto ora che Kakarot aveva rimesso piede sulla Terra.- Dove vuoi andare donna? -
Donna.
Quello stupido avrebbe mai smesso di chiamarla così?
Quanto era patetica, era passato da odiare quel modo imperante e dispregiativo di definirla fino ad arrossire.
La sua donna.- Dove nessuno può disturbarci -
E come sempre l'aveva accontentata.
La loro luna di miele era appena cominciata su uno splendido isolotto disperso completamente nel mare.
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A Penny For Your Thoughts
Fanfic"Tu sola puoi con la tranquilla pace aiutare i mortali, poiché i feroci effetti della guerra Marte, signore delle armi gestisce, lui che spesso nel tuo grembo si getta sconfitto dall'eterna ferita di amore, e così guardando in alto con il tenero co...