L'aria era praticamente irrespirabile su quel pianeta ma poco gli importava, se i polmoni gli iniziavano a bruciare di certo sarebbe stato più difficile allenarsi.
Aveva lasciato la Terra da quasi otto mesi e di quella maledetta trasformazione non ve n'era ancora nessuna traccia.
Otto mesi di inferno in cui non riusciva più a riconoscere il giorno dalla notte.
Esistevano soltanto gli allenamenti e nemmeno in quelle rare volte, quando si concedeva una pausa, non smetteva di essere ossessionato dall'idea della trasformazione.
Ringraziava tutte quelle volte in cui crollava stremato sul letto perché quando non avveniva era certo che i suoi pensieri l'avrebbero tenuto sveglio tutta la notte.Stava diventando ufficialmente pazzo se adesso, oltre che inquinargli i pensieri, riusciva ad immaginare quella dannata terrestre proprio dinnanzi a lui.
Voleva possederla.
Ancora.
Voleva battibeccare con lei.
Ancora.La solitudine lo stava uccidendo.
Bulma era riuscita a mantenersi produttiva per quasi tutto il corso della gravidanza ma ora che il medico le aveva prescritto assoluto riposo, stava sprofondando nuovamente nel suo abisso di tristezza.
La data del parto era imminente e, come ogni primipara, ne era terrorizzata.
Avrebbe speso miliardi per far partorire qualcun'altra al posto suo.Avrebbe speso miliardi per avere quello stronzo accanto a sé.
Non avrebbe dovuto guidare nelle sue condizioni e l'idea di andare da lei non era proprio delle migliori, soprattutto perché c'era un mal celato risentimento tra loro due e perché non avevano mai avuto un vero e proprio rapporto, ma era sola e terrorizzata e non sapeva a chi altro rivolgersi.
Bussò sapendo che l'avrebbe trovata sola e sicuramente in casa.
Aveva due disordinati sayan da sfamare, di certo sarebbe stata indaffarata in qualche faccenda domestica.- Chichi posso entrare? -
La mora osservò Bulma visibilmente incinta ed affaticata e non ci pensò due volte prima di farla accomodare nel modesto salottino.
La scienziata cominciò a piangere in preda ad una crisi ormonale.
Si era sentita accolta, nonostante loro due non avessero un buon rapporto.- Bulma a cosa devo questa visita? -
Non aveva fatto menzione del suo evidente stato, probabilmente perché non aveva intenzione di apparire indiscreta, se lei avesse voluto, avrebbe dovuto menzionare lei stessa il suo stato di gestante.
- Non avrei mai voluto disturbarti ma sei l'unica donna che conosco ad aver avuto un figlio da un Sayan -
Chichi rimase per un secondo scioccata, era sempre stata una donna particolarmente perspicace, e quella era forse una confessione? Il nascituro sarebbe stato un Sayan?
- Non vorrei sembrare indiscreta ma mi sembra di capire che stai aspettando un piccolo Sayan e siccome non c'è ne sono molti in giro deduco sia di Vegeta, giusto? -
Bulma annuì.
Sentire il suo nome dopo tutti questi mesi l'aveva fatta rabbrividire.
Abbassò la testa vergognandosi.
Raccontare la sua storia la imbarazzava e la rattristava come non mai perché nemmeno per un secondo Vegeta aveva smesso di mancarle.Le raccontò dei tradimenti, della rottura con Yamcha e come poi si fossero sviluppate in modo naturale le cose con Vegeta.
Non nascose i suoi sentimenti per lui, anzi chiamò le cose con il proprio nome.
Si disse innamorata nonostante tutto.
Nonostante lui non ci fosse in quel momento così tanto importante per lei.Chichi fu comprensiva, come solo una madre riesce ad essere, ascoltò la sua storia con grande trasporto emotivo.
Forse aveva giudicato male Bulma, sotto quella corazza indistruttibile da donna in carriera c'era una donna camaleontica e soprattutto una donna innamorata.
Forse il suo Goku non era stato troppo buono nel giudicare Vegeta se anche una come Bulma era stata capace d'innamorarsi di lui.- Oh cara hai passato tutto questo inferno da sola? -
Lei annuì mordendosi le labbra, chiaro segno del suo estremo disagio.
Chichi le porse una tazza di the, il migliore che possedeva, e una fetta di torta al cioccolato.
Una di quelle che Vegeta adorava mangiare.- Il piccolo Trunks non vede l'ora di conoscere il mondo ma io sono terrorizzata dall'idea di dover partorire e siccome è un Sayan non ho la più pallida idea di come potrà essere -
Parlarono per tutto il pomeriggio fino a sera inoltrata, anche Chichi come Bulma si sentiva spesso sola.
Per amore aveva abbandonato qualsiasi cosa e non aveva rimpianto neppure una volta la sua scelta, ma c'erano giorni in cui avrebbe tanto voluto qualcuno con cui sfogarsi o scherzare.
Qualcuno che la sapesse comprendere appieno.
Un'altra come lei.
Sorrisero, avevano appena guadagnato un'amica.Aveva consumato ogni singola fibra del suo essere ma non era stato abbastanza.
Era sempre il solito mediocre.
Aveva ragione suo padre, non sarebbe mai stato nessuno.
Un principe superato da una terza classe...
Quella pioggia di meteoriti sarebbe stato il suo ultimo atto, un inetto come lui non meritava minimamente una morte eroica.
Doveva morire in modo patetico ed infatti sarebbe morto solo e schiacciato da un meteorite.
Anche Yamcha aveva avuto una morte più dignitosa a confronto.Continuava a sferrare colpi ma non erano mai abbastanza, tra poco sarebbe finito tutto perché non riusciva a proteggere sia la navicella che sé stesso.
Come successo il giorno dell'esplosione della gravity room gli rimbalzarono contro le schegge delle varie esplosioni e ne rimase colpito.
Era solo e per terra.
Stavolta la sua terrestre non c'era per prendersi cura di lui e non c'era nessuno che avrebbe sepolto il suo corpo.
Kakarot aveva tutto quello che spettava a lui.
Forza, dignità e una donna che lo aspettava a casa.
Aveva tutto e dava tutto per scontato.L'ira s'impossessò per la prima volta del corpo di Vegeta.
Abbandonandosi completamente ad essa avvenne il punto di rottura ed il meteorite che minacciava di distruggerlo venne ridotto in polvere dalla semplice energia emanata.Si era trasformato.
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A Penny For Your Thoughts
Fanfiction"Tu sola puoi con la tranquilla pace aiutare i mortali, poiché i feroci effetti della guerra Marte, signore delle armi gestisce, lui che spesso nel tuo grembo si getta sconfitto dall'eterna ferita di amore, e così guardando in alto con il tenero co...