-alla fine hai parlato con il tuo ragazzo?- domandò Ferdinand osservando attentamente il figlio che era seduto perfettamente difronte a lui.
-di cosa?- chiese il castano che invece stava osservando in direzione dei banchetti del cibo dove Dijar e Jessie stavano scegliendo cosa mangiare per quel giorno. Alla fine era diventata quasi una prassi mangiare tutti insieme a pranzo quando Ferdinand e Jessie andavano a trovarli. Nonostante durante il primo incontro Dijar era stato davvero teso in quelle tre settimane che erano seguite si era lasciato andare completamente e anzi sembrava addirittura più felice di lui a volte quando vedeva Ferdinand e Jessie.
-del tuo vero lavoro- spiegò Ferdinand -devi dirgli di essere un hunter. Capisco che sei sotto copertura al momento ma è il tuo ragazzo e dovrebbe sapere cosa sei veramente. La vostra relazione è più seria di quanto tu voglia mostrare-
-non è ancora il momento papà. Non me la sento anche perché quando vede degli hunters...forse crede che non me ne sia accorto ma non gli piacciono e credo sia colpa del fatto che venga da Bearhallow. Non è abituato come noi a vedere tanti hunters e vorrei che si fidasse ciecamente di me prima di dirgli cosa sono-
-non far passare troppo tempo però- sussurrò Ferdinand per poi finire li discorso visto che Jessie e Dijar stavano tornando al loro tavolo.
-ecco qui- disse proprio Dijar mettendo al centro il vassoio con tutto quello che avevano ordinato.
-grazie- sussurrò Zordan osservando con insistenza il suo ragazzo mentre si sedeva con Jessie che alzò gli occhi al cielo.
-Zordan lo sai che fino alla fine consumerai Dijar guardandolo in continuazione- sbottò Jessie per poi fare un colpo di tosse.
-gne gne- le rispose a tono Zordan mentre Dijar aveva iniziato a guardare preoccupato la dodicenne.
-Jessie tutto bene?- le domandò infatti il moro -è da prima che stai tossendo-
-sto bene, forse è l'aria che mi ha dato fastidio- sviò il discorso la castana con Dijar che non era tanto convinto della cosa ma annuì guardando poi verso Ferdinand sperando di avere qualche risposta dall'uomo ma sembrava non essere preoccupato della tosse della figlia.
-si può sapere perché voi due avete preso solo le cose che piacciono a voi?- sbottò Zordan notando appunto che il vassoio era pieno dei cibi preferiti di Jessie e Dijar.
-forse perché hai mandato noi amore- ridacchiò Dijar ma la sua risata si bloccò di colpo e il ragazzo si congelò sul posto dopo aver sentito il rumore di uno sparo.
-ma cosa...- disse Zordan voltandosi avendo anche lui sentito lo sparo e poi aveva anche visto lo sguardo del padre sgranarsi. Ci mise un po' ma anche Dijar si voltò tremando leggermente immaginando in realtà quello che fosse appena successo. E aveva avuto ragione: un hunter, vestito come loro solito completamente di nero, aveva ancora una pistola in mano e stava puntando il corpo di una ragazzina che era a terra. Non ci mise molto a riconoscere la ragazzina, era una delle loro nuove reclute e che di sicuro non doveva trovarsi li così maledettamente giovane.
-che avete da guardare?- sbottò l'hunter accortosi che tutti si erano voltati a guardarlo visto lo sparo -era un mostro che ha usato i suoi poteri, tornate a farvi i fatti vostri-
-era una bambina- sussurrò invece con voce tremante Dijar cercando di trattenersi dall'alzarsi e andare a congelare completamente quel maledetto hunter che aveva ucciso letteralmente una ragazzina che doveva essere solo un anno più grande di Jessie. Aveva davvero una voglia matta di uccidere quell'hunter per quello che aveva appena fatto ma non voleva mettersi in una posizione scomoda, non quando iniziava finalmente ad essere felice.
-Di tutto bene?- domandò preoccupato Zordan che insieme a Ferdinand e Jessie erano stati gli unici a sentire le sue parole.
-no- disse sinceramente il ragazzo e il castano strinse con forza la mano del moro cercando in qualche modo di rassicurare l'altro nel mentre che lanciava sguardi preoccupati al padre per quello che era appena successo.
-Di so che non sei abituato a questo genere di cose perché vieni di Bearhallow ma qui è quasi normale e...e dovrai abituarti-
-abituarmi a gente che uccide persone che non hanno fatto nulla di male?- non riuscì a non chiedere Dijar cercando di usare sempre un tono basso di voce.
-sono dei mostri con dei poteri Di-
-Zordan era una ragazzina- gli fece notare il moro cercando di non voltarsi -una ragazzina della stessa età di Jessie-
-ma...- tentò di dire Zordan inizialmente ma poi si bloccò stringendo la mano di Dijar chiudendo gli occhi.
-Zordan il tuo ragazzo è sconvolto non protestare- disse prontamente Ferdinand osservando la brutta reazione che stava avendo Dijar davvero preoccupato -potrebbe anche essere una ragazza dell'isola settentrionale con poteri ma ha ragione quando dice che è solo una bambina- e Dijar si sentì stranamente felice dopo quelle parole perché il padre del suo ragazzo gli aveva appena dato ragione.
-io non mi abituerò mai- disse invece Jessie prima di tirare un altro colpo di tosse.
-Jessie devi bere qualcosa di caldo per quella gola- sussurrò Dijar osservando la ragazza che aveva difronte che si limitò ad annuire. Nel mentre Zordan, continuando a stringere la mano di Dijar e accarezzargli il dorso per tranquillizzarlo, si voltò per osservare meglio chi fosse l'hunter che aveva appena ucciso quella ragazza in pieno giorno in quella che era l'ora di punta per il pranzo. L'uomo l'aveva visto qualche altra volta in giro per Ghostwatch ed era anche certo che Alex glielo avesse presentato come uno dei veterani presenti nella città portuale ma non ci aveva mai avuto a che fare direttamente e in parte ne era contento visto che sembrava proprio che fosse uno spirito irrequieto.
-sono qui- Zordan si rigirò per guardare Dijar -ti starò accanto tutto il tempo che ne avrai bisogno-
-grazie e...scusa Zordan- sussurrò Dijar mentre il castano gli sorrideva dolcemente per poi lasciargli un bacio a stampo sulle labbra mentre Jassie diceva un "aw".
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Power Hunter
FantasyIl regno di Strunine è diviso a metà, da una parte ci sono persone in grado di usare poteri particolare più rari che unici e dall'altra gli hunter il cui compito è uccidere quelli che loro chiamano mostri solo perché diversi. Dijar riuscirà a non m...