A malincuore, siamo arrivati alla fine di questo bellissimo percorso. Provo sempre un senso di vuoto quando concludo una storia, perché è come se avessi lasciato un pezzetto di cuore in ognuno dei suoi personaggi. E be', che dire... È stato tutto così inaspettato. Ho iniziato a scriverla quasi per caso, senza sapere dove mi avrebbe portato. Mi sono chiesta molte volte: "Piacerà? Conosco abbastanza Jannik Sinner per potermi assumere la responsabilità di scrivere su di lui?" A queste domande mi avete risposto voi lettori e lettrici. I vostri feedback sono stati fondamentali e, quando anche solo uno di voi aspettava con ansia il prossimo capitolo, sapevo di essere sulla strada giusta. Mi avete riempito il cuore di gioia; con voi ho riso, ho sognato e, alcune volte, siete riusciti a farmi scendere una lacrima. Ecco perché "Match Point" non sarebbe stata nulla senza il vostro prezioso aiuto. La domanda sorge spontanea: come si conclude questa storia che sembra non avere fine? La risposta è che continua di pari passo con la carriera di Jannik, e a questo punto lascio il testimone a lui.
Infine, devo un ringraziamento a colui che ha ispirato questa storia (anche se non lo saprà mai): Jannik Sinner. Mi ha avvicinato a questo bellissimo sport, mi ha fornito uno spunto per ricominciare a scrivere e ora la mia routine è scandita anche dai tornei a cui partecipa. È un ragazzo fantastico, dentro e fuori dal campo, e gli auguro il meglio. Spero di aver trasmesso almeno un millesimo della sua essenza attraverso questo racconto. Alcuni modelli –alcuni "idoli"- di oggi hanno un qualcosa di profondamente malsano, la società li emula ed è spaventoso. Ma per fortuna, Jannik è la prova che esistono ancora persone genuine, buone d'animo, attente al prossimo e disposte a guadagnarsi la gloria dopo tanti sacrifici.
Vi lascio con una delle sue citazioni, per me molto significativa, che ci dà un po' la misura di cosa siano lo sport e la vita nell'ottica di un campione quale ormai è. "La mia pressione non è niente in confronto a quella di un chirurgo, di un capofamiglia che deve mettere in tavola la cena. Questa è pressione: non sapere se ti entra un razzo in casa tra cinque ore o tra cinque giorni. Giocare a tennis è una cosa di cui sentirsi onorati."
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MATCH POINT // Jannik Sinner
FanfictionAppena conclusi gli studi, Ines si trasferisce da Innsbruck a Bolzano per iniziare una nuova vita. Una fotografia, però, le fa tornare in mente i ricordi d'infanzia, e nei suoi ricordi c'è Jannik, il bambino con cui adorava trascorrere la settimana...