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Liverly

10 Marzo - registrazione

<<Liv ti muovi! Faremo tardi!>>
Gaia mi stava richiamando dalla cucina da una mezz'ora buona.

<<Scusa scusa, ci sono.>>
Dissi con il respiro corto, mentre mi infilavo di corsa la giacca e insieme uscivamo.

<<Ma che ti prende in questi giorni? Hai la testa da un'altra parte...>>

<<Lo sai cosa mi prende...>>

La sentii sbuffare.

<<Liv ti stai preoccupando per niente.>>

Bloccai il mio passo costringendo la ragazza a fermarsi scocciata.

<<Oh la fai facile tu! Hai una bella relazione, hai la maglia del Serale da 4 settimane! Tutto va bene per te mentre io sto qui a lottare per il mio sogno e una delle persone a cui tengo di più mi ignora da giorni!>>

<<Liv calmati!>>
Mi riprese alzando la voce, evidentemente arrabbiata.

<<Tu credi davvero che per me sia tutto stupendo? Beh non è così! Sai quando ho sofferto in passato, per me aprirmi a Cri non è stato facile, per questo ci abbiamo messo 6 mesi! E il fatto che io abbia la maglia non mi garantisce niente.>>

La guardai rattristata.
Lei sapeva che non ce l'avessi con lei, ero solo frustata dalla situazione.

<<E forse il fatto che Tiziano ti stia ignorando è perchè lui si è esposto senza ricevere una conferma da parte tua perchè hai paura di soffrire di nuovo.>>

Abbassai lo sguardo, sentendomi in colpa per tutto quanto.

<<Gaia...io... non so cosa fare, mi sento persa.>>
Ammisi.

La ragazza sospirò, afferrandomi una mano stringendola nella sua.

Il bello del nostro rapporto è che non potevamo mai restare arrabbiate per molto tempo.

<<Devi fare quello che ti riesce meglio: ballare.>>
Mi accarezzò il dorso della mano regalandomi un leggero e puro sorriso, che ricambiai, mentre entravamo agli studi.

Una volta sedute ai nostri banchi la mora mi strinse un ginocchio, che non mi ero accorta stesse tremando.

Le ricolsi un'occhiata mentre Maria faceva il mio nome.

<<Liverly, sei una delle non magliate, scendi.>>
Presi un lungo respiro, prima di scendere.

<<Allora, Emanuel parla pure tu con lei.>>

Spostai lo sguardo sul mio professore.

<<Ciao Liv, io credo tu sia una grande ballerina e ho le idee molto chiare su di te, ma voglio vederti ballare.>>

Annuii, mentre infilavo i tacchi e mi preparavo.

Presi un profondo respiro.

<<Base.>>

Sotto il cielo di Roma //KUMO//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora