Davide, Luglio 2022 8 di mattina
Chiamo Flego ma non mi risponde, così provo con Doc e la situazione non cambia.
Ritento per due volte e tutto ciò che sento è l'angoscia per l'attesa. Inizio a preoccuparmi quindi decido di precipitarmi in studio per capire se si trovino lì.
Arrivo e da lontano noto che sulla porta c'è un cartello, mi avvicino affinché io riesca a leggerlo e sembra scritto da un bambino di 5 anni, viste le lettere storte e tremolanti. "Chiuso per ferie". Non capisco e mi sto scaldando tremendamente, lavoro con loro da due anni e queste notizie devono darmele: sono un manager, non uno straccio.
Sollevo la grata sotto ai miei piedi dove tengo le chiavi di scorta dello studio: questo è il mio piccolo segreto nei loro confronti. Ho un mazzo di chiavi di questo posto perché di norma preferisco accertarmi che sia tutto okay, che venga tenuto pulito e in ordine perciò, ogni tanto, faccio una ronda per assicurarmi che sia tutto sotto controllo.
Sciolgo il nodo del filo che utilizzo per intrecciare le chiavi alla grata, le prendo in mano e riposiziono la base di ferro al suo posto.
Mi giro per controllare che non ci sia nessuno a vedermi, apro la porta, entro velocemente e la chiudo.
Salgo in sala registrazioni e trovo il cadavere...
È solo quando mi faccio strada per andare a cercare Doc e Flego che noto le impronte di sangue appartenenti a due modelli di scarpe differenti sul pavimento. Cazzo.Doc, Luglio 2022 8:30 di mattina
Alla fine a Nico è bastato bagnare la mano sotto la fontanella e ora sembra riuscire a muoverla tranquillamente, perlomeno non dobbiamo andare in ospedale ed inventarci una storia assurda sul perché abbia le nocche conciate in questo modo. Mentre stiamo camminando verso casa mia sentiamo qualcuno che urla il nostro nome, ci voltiamo: è Davide.
Non ci voleva.
"Ragazzi vi sto cercando da decine di minuti, perché non avete risposto?" - ci chiede nervosamente.
"Zio stai tranquillo, abbiamo il telefono in modalità silenziosa, dicci tutto" - ribatte Flego con una tranquillità disarmante.
"State andando a casa?" - domanda Davide e noi annuiamo "vengo con voi" - conclude.
...
Saliamo le scale per arrivare in camera mia e sento le gambe affaticate come se le stessi affrontando con 20kg sulla schiena.
Il viso di Flego è sfatto, ha una striscia di sangue sulla guancia perché si è grattato con la mano ferita. Io sono senza fiato e ho il cuore a mille. Davide è apparentemente tranquillo.
Ci sediamo e il nostro manager inizia a raccontarci di aver trovato il cadavere chiedendoci se centriamo qualcosa e io mi sto innervosendo.
"Non sappiamo nulla...E poi tu come fai ad aver visto il morto se abbiamo chiuso lo studio?" Chiede Nicolò con tono accusatorio. "La porta era aperta. Ora pensiamo a chi potrebbe essere stato...Io ho un'idea ma non dovete incazzarvi" risponde Davide.
Lo guardiamo aspettando che faccia il nome del sospettato, prende un respiro e dice con tono pacato "Mary."
Flego, all'accusa, scoppia: inizia a tirare calci alla sedia di plastica che ho in camera fino a distruggerla, poi sbraita: "Ma sei un manager o un poliziotto? Come cazzo fai a fare il nome di una nostra fan? Non capisco che cazzo vuoi. Davide devi sparire o finisce ma..." non termina la frase che è già con le mani sul suo collo.
Li provo a dividere ma non ci riesco e d'istinto tiro uno schiaffo a Flego.
Lui si gira e inizia ad attaccarmi verbalmente, al che io alzo il tono della voce e lo accuso: "Nicolò anche tu sei un poliziotto? Non abbiamo piste e quindi non possiamo escludere nessuno dalla lista, nemmeno Mary. Perché la difendi tanto? Se avessimo fatto il nome di Giulio avresti concordato con noi vero? Allora come mai con lei no? Perché vuoi lasciarla pulita da questa storia? Sei troppo sospetto Flego. Troppo".
Dopo un minuto abbondante mi risponde: "La voglio lasciare fuori perché è una fan e in quanto tale non penso che voglia rovinarci. Poi fate il cazzo che volete. Indagate, interrogatela, accusatela. Ma vi giuro che se si scopre che è innocente con me avete chiuso. Grazie dello schiaffo e della fiducia che non avete. Buona giornata".
Si alza e se ne va.
Tiro due pugni alla scrivania e vedo la tastiera vibrare a causa dei colpi. Che cazzo di situazione. Davide mi raccomanda di rivederci tutti e 3 per parlare, annuisco.Mary, Febbraio 2021
Oggi ho saltato scuola perché è un periodo di merda. Vado al Mc Donald's per prendermi un succo di arancia e i pancake. È da un mese che faccio un sogno ricorrente e la cosa inizia a spaventarmi. C'è un ragazzo senza volto con una bandana stretta al polso e, quando provo a mettere a fuoco il suo viso, mi sveglio. Chissà se è uno di quei sogni...Prematuri? Permanenti? Premonitori, ecco. Non ci do molto peso e ritiro il mio ordine per poi sedermi su uno sgabello che si affaccia sul passaggio pedonale.
Mentre mangio avvio la riproduzione casuale di Spotify e inizio a sentire nuova musica, è un'abitudine che ho: un giorno alla settimana decido di ascoltare artisti nuovi perché odio la monotonia e sono sempre alla ricerca di emozioni diverse, forse per colmare il vuoto di ciò che mi manca.
Quando finisco il succo, nelle cuffiette sento una frase, una intro che mi attira: non capisco bene cosa dica ma so che mi piace. Clicco il tasto di accensione del mio iPhone risalente al dopoguerra e leggo il nome dell'artista: NoSaintz.
Penso che sia lui a cantare e mi piace moltissimo il suo flow, decido di aprire Instagram e cercare questo fantomatico "NoSaintz", scopro che in realtà è un duo e soprattutto non sono cantanti ma producer. Cazzo spaccano! Entro nella loro playlist e mi divoro ogni brano, uno dopo l'altro, ignorando il fastidio che mi provoca l'interruzione causata dalle pubblicità. Esco dal Mc Donald's e mi siedo sul marciapiede di una via sperduta nella città murata di Como, non passa mai nessuno, ho come l'impressione di conoscere solo io questo posto. Di scatto mi balena in testa l'idea di scrivere ai NoSaintz complimentandomi per il loro lavoro e la dedizione che ci mettono. Mando il messaggio.
5 minuti dopo mi rispondono ringraziandomi.
Senza pensarci sorrido, con questo messaggio mi sembra di essere meno sola.
Sento che la storia con questi due ragazzi continuerà, in fondo perché non dovrebbe? Io non faccio male a nessuno, vero?
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UN DELITTO DA SOGNO - NOSAINTZ
Детектив / ТриллерNicolò e Andrea, classe 1999, sono due ragazzi che condividono lo stesso sogno: diventare produttori musicali di fama mondiale. Diplomati in sound engineer, stabiliscono di aprire uno studio nella periferia di Milano dove iniziano a produrre le prim...