Capitolo 7 - Imprudenza

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L'atmosfera si era fatta incredibilmente fastidiosa: tutti gli schifosi ubriaconi presenti stavano urlando e fischiando alla vista del moro in quello stato.
Aliti di birra, fronti sudate, rosse e corrucciate a causa del calore che infondeva l'alcol nei loro corpi, mani impazienti e sguardi fissi sui punti più scoperti del corpo magro e bendato del ragazzo.

Dazai salì sul tavolo vicino a cui era seduto il rosso in precedenza, a cavalcioni. Con una mano, sfiorò delicatamente ma deciso il mento dell'uomo che per primo aveva attaccato briga con Chuuya, obbligandolo a guardarlo negli occhi.

- ti piace quello che stai vedendo, fratellone? - sorrise, afferrando con la mano disponibile un coltello appoggiato sul tavolo.
- che ne diresti se questo entrasse nella gola tua e di tutti quelli che osano trattare come una puttana dei ragazzi innocenti, eh? Siete rivoltanti, così nessuna bella ragazzina cadrà mai ai vostri piedi! - disse, puntando la posata poco lontana dalla carotide dell'uomo, continuando a sorridere ampiamente.

Egli, spaventato, si ritrasse, dicendo ai suoi compagni di sbronza di filarsela. Tutti erano delusi, ma preferivano andarsene che rischiare di rimetterci la pelle.

Soddisfatto, il ragazzo scese dal tavolo, girandosi verso il suo amico, che lo guardava shockato.
- non credi anche tu che questo costume mi doni, Sushi?!! -

- sei impazzito, Dazai?! Poteva essere pericoloso! -
Il ragazzo fece segno di non preoccuparsi con la mano, mentre si rivestiva come se niente fosse.

- don't worry, my dear Atsushi! ho anche già chiamato la polizia, così che rimuovano quella foto da ogni parte del web! In quanto a Kajii, gli converrebbe farsi esplodere con le sue bombe a forma di limone, prima che lo trovi io! - esclamò, fiero, portandosi una sigaretta tra le labbra.

- da quando fumi, Dazai? - chiese preoccupato, ignorando ormai l'atteggiamento precedente dell'amico. Era talmente abituato a vederlo agire in modo così sconsiderato che ormai sembrava perfettamente normale.

- oh! Le ho rubate a Chuuya un attimo prima di venire qui! - rispose, impastando le parole con il filtro, mentre con una mano accese l'altra estremità.

*nel mentre, Chuuya*

Chi diamine si crede di essere quell'idiota bendato, eh?! L'altezza non ti permette di comportarti come vuoi, sai, Dazai merda?!! pensò.
Non ho bisogno che tu mi salvi da quei pesci lessi, li avrei sicuramente picchiati, a breve!!
Si tastò le tasche, cercando il suo pacchetto di sigarette.

- Nessuno si è mai preoccupato per me, PERCHÉ DOVRESTI FARLO TU, BRUTTO IDIOTA?! -strillò, lanciando la tazzina di thè preparatagli dal moro, in precedenza.
- non ho bisogno... della tua pena.. -

Digrignò i denti al pensiero che, in realtà, il calore del moro lo aveva rassicurato, come se fosse tornato il bambino che non aveva mai avuto l'occasione di essere, ma non lo avrebbe mai ammesso. Irritato, si tirò uno schiaffo.

- ho perso le sigarette... - sussurrò, prima di sdraiarsi sulla panchina, sfinito.

ׂ╰┈ ·˚ ·˚ * Angolo autrice 'ˑ ִֶ 𓂃⊹
Ciaaaoo! Come va?
So bene che questo capitolo è molto corto, chiedo perdono, ma giuro che è intenzionale e non ho perso le idee.
Grazie mille per il supporto 🫂

𝘚𝘰𝘭𝘰 𝘵𝘶 𝘤𝘪 𝘳𝘪𝘦𝘴𝘤𝘪 - SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora