Capitolo 6 - Quella foto

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Chuuya stava preparando le ultime cose per poter aprire il locale al pubblico; nel mentre, altri dipendenti lo avevano raggiunto e si aiutavano a vicenda per finire in tempo.

Erano ormai le 19 e il rosso percepì un certo languorino. È L'OCCASIONE PERFETTA PER TESTARE IL MIO BOLLITORE, FINALMENTE!! Pensò, eccitato come un bambino.
Si rimboccò le maniche e, mettendosi gli occhiali per leggere attentamente le istruzioni dell'aggeggio, iniziò a preparare il suo primo piatto di riso fatto da sé.
Una volta pronto, iniziò a saltellare con il piattino tra le mani, contento della sua opera.

Dazai, in tutto quel tempo, non aveva mai distolto lo sguardo dal rosso. Era eccitatissimo per del riso, le sue gote si tinsero di un rosa delicato dalla gioia, mentre gli angoli della bocca erano totalmente ripiegati in un enorme sorriso, così come i suoi occhi brillavano.

Si avvicinò a Chuuya:
- ma che bravo, principessa! Posso assaggiare? - chiese, mentre stava già prelevando il suo assaggio con delle bacchette.

- SPARISCI, IDIOTA BENDATO! - si ribellò, lanciando però il piatto in faccia al più alto.
Egli scoppiò in un'enorme risata.
- Wow, ahahah! Niente male, Chuuya! -

Il rosso era completamente diventato del colore dei suoi capelli, non consapevole se per imbarazzo o rabbia. In ogni caso, stava per picchiare Dazai, prima di essere fermato da una voce che annunciò l'apertura imminente del locale. L'host schioccò la lingua sul palato, andando ad accogliere i clienti con gran fastidio, ma con un sorriso finto stampato sulle labbra.

Dazai non poté tollerarlo.

*due ore prima, davanti all'host club*

- hey, Sushi! Che bello averti qui! - urlò il moro.

- ma ci siamo visti solo qualche ora fa... - precisò l'amico.

- già... e in quel momento, mi hai mentito. MI SPIEGHI CHE DIAMINE È QUESTA FOTO, ATSUSHI NAKAJIMA? PERCHÉ CI SIAMO IO E CHUUYA VESTITI DA CONIGLI SEXY, EH?! - il sorriso di Dazai era terribilmente inquietante in quel momento, gli occhi gelidi.

Il povero Atsushi sbiancò: non pensava che l'avrebbe mai vista.
- chi te l'ha mandata? - chiese, spaventato.

- era sulle storie Instagram di Kajii, ma questo non è importante. Mi devi delle spiegazioni -

L'albino prese un respiro profondo.

- sai, Dazai... tu sei davvero un bel ragazzo e... i clienti, ieri sera, potrebbero averti scambiato per un host -
Il moro ridacchiò fiero, come se avesse appena dimenticato tutto, portandosi una mano sul mento.
Atsushi continuò: - tu e Chuuya eravate ubriachi persi, così degli uomini vi convinsero ad indossare quei costumi, ballando sui tavoli... sembrava uno strip club. -
Stavolta il sorriso del più grande si tramutò in un'espressione più preoccupata.
- beh, ecco... vi hanno scattato delle foto, ma non pensavo che qualcuno le potesse postare. Beh, in ogni caso, credo che Kajii sia l'unico a possederle! - Atsushi cercò di tranquillizzarlo.
- Atsushi... quella roba ormai è ovunque. -

*tempo attuale*

Più che un host club, quello sembrava sempre una discoteca dove poter affittare dei ragazzi e trattarli da oggetti, senza però poterli sfiorare.
Vecchi ubriaconi, impiegate di mezza età, ragazzi e ragazze sole appena poco più che maggiorenni, frequentavano quel posto: era economico e potevi divertirti, se non creavi e non ti causano problemi.
Era molto piccolo, la musica sempre al massimo sembrava corroderti i timpani, l'odore di alcol solleticava naso e gola, impedendoti di essere al 100% lucido, per non parlare dell'odore di erba, mischiato a tabacco e puzza degli schifosi che passavano del tempo lì solo per stuzzicare il loro desiderio sessuale.
Perché diavolo Chuuya lavora in un posto del genere? Perché se lo fa andare bene come se fosse la normalità? Non che ci sia qualcosa di male nel fare l'host, ma perché non farsi assumere in un locale più formale, dove sarebbe anche potuto essere meglio retribuito?
Domande di questo genere si fecero spazio nella mente di Dazai, mentre osservava il rosso parlare con un bavone già ubriaco ancor prima di entrare nel locale.

- Nakahara-kun, perché non ci riproponi quello spattecolino di ieri sera, eh? - chiese una voce adulta, con un ghigno in viso, sbattendo il calice vuoto di birra sul tavolo che pretendeva fosse riempito dall'host.
- sì, avanti! Eri così sexy con quella codina sul culo... - continuò un altro, avvicinando il viso al ragazzo.
Dazai poteva vedere Chuuya tremare, mentre sorrideva ai clienti, cercando di evitare di rispondere.

Un altro uomo, prese il suo telefono, mostrando a tutti la foto dei ragazzi vestiti da conigli, ridendo e toccandosi... lì.

Il moro era disgustato.
Non perché c'era anche lui in quella foto - di quello, non gli importava, - ma perché non reagire di fronte ad una simile molestia?
Senza rendersene conto, partì a passo spedito verso il più basso, afferrandone il piccolo polso. Lo trascinò con sé via dalla folla, non curante delle urla inferocite degli ubriaconi. Chuuya, invece, rimase in silenzio tutto il tempo, con lo sguardo rivolto verso il basso.

Dazai prese delicatamente per mano il ragazzo davanti a sé, mentre con l'altra gli accarezzava una guancia. Al contrario di qualche secondo prima, il sorriso sul volto del rosso aveva lasciato spazio ad un'espressione impaurita e disgustata. Appoggiò la testa sul petto del più alto, stringendo le mani in due pugni, che picchiettavano la corrente base di appoggio.

- Chuuya, perché ti fai trattare in questo modo? Si vede lontano un miglio che ti disturba. Avresti potuto picchiarli o urlargli contro, come fai sempre con me!! - disse, un po' scherzando, mentre con le braccia gli cingeva le spalle.

L'altro, rimase in silenzio.
Non voleva parlarne, in quel momento, voleva solo sentirsi al sicuro.

Dazai prese il rosso, portandolo nel backstage. Lo fece sedere sulla panchina in cui la sera prima aveva dormito, per poi iniziare a smanettare con il bollitore. Dopo qualche minuto, porse un piattino di riso a Chuuya e una tazza di thè.
- tieni! Almeno così non mi strillerai nelle orecchie per un po'!! -
L'altro gli tirò un leggero pugno sullo stomaco, per poi iniziare a mangiare.
- non ti aspettare un "grazie".. - rispose, sorridendo.

𝘚𝘰𝘭𝘰 𝘵𝘶 𝘤𝘪 𝘳𝘪𝘦𝘴𝘤𝘪 - SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora