FRANCESCA'S POV
Per una volta vorrei credere alle favole. Principesse salvate dal principe con i capelli biondi e gli occhi azzurri, alto e bello, che sbuca così all'improvviso.
Ma quando sei contro un albero, con un coltello puntato alla gola che ti graffia lentamente la pelle, il principe è l'ultimo dei tuoi pensieri.
Il taglio brucia. Brucia terribilmente, ma il ragazzo sembra non volersi fermare."Dammi quello che avete preso da li" dice ancora.
"Niente -gemo dal dolore- non abbiamo preso niente, la casa è vuota. Lo giuro" il sangue scorre su tutto il collo e sulla maglietta.
"Ok basta lasciatele stare, non hanno preso niente. Ho controllato" dice un ragazzo moro.
I due ragazzi ci tolgono il coltello dalla gola e ci spingono a terra.
"Se vi troviamo ancora qui, potete considerarvi morte, bamboline" dice il moro.
Corriamo via. Cosi velocemente che le foglie che investiamo ci lasciano dei graffi. Appena inizio a sentire l'odore di fumo e la musica mi rassereno.
Ma non abbastanza.
Il sangue continua a colare, e vedo che anche Marta stringe i denti per non urlare. Ha il ginocchio sbucciato per via della spinta del ragazzo, oltre che il collo sanguinante.
Arriviamo alla fine della strada e rallentiamo.
"Cosa facciamo?" Chiede con il fiatone.
"Andiamo a casa".
"Passiamo per la spiaggia così non ci vede nessuno".
Così attraversiamo velocemente e camminiamo per un po, cercando di calmare il respiro.
Ormai ci siamo allontanati parecchio dal festival, e qui è completamente deserto e silenzioso, fatta eccezione delle onde che si infrangono sulla sabbia.
"Francesca".
"Marta, che succede? Siamo quasi arrivate".
"Non ce la faccio" sussurra, per poi fermarsi e sedersi su un tronco. Il ginocchio è viola. "Cosa c'era in quella casa Francesca?" Mi chiede poi.
"Io... non lo so. Lo scopriremo, okay? Ce la fai a camminare?" Ho la voce stravolta e stanca.
"Come facciamo a scoprirlo? Vorresti tornare li? Ci ammazzano Francesca" dice, ignorando la seconda domanda.
"Ok Marta calma. Sono le 2 di notte, dobbiamo tornare a casa. Ti prego dimmi che ce la fai" le dico. È solo il primo giorno e guarda cosa abbiamo combinato.
"Aiutami" sussurra, e in qualche modo l'aiuto ad alzarsi, mettendole il braccio intorno alla vita e il suo sulle mie spalle.
Appena arrivate a casa mi precipito verso la valigia ancora semi-piena e prendo il disinfettante che mia madre mi aveva obbligato a portare.
Curo il ginocchio di Marta e il suo collo, lei fa lo stesso sul mio taglio. Il bruciore si è alleviato, ma ho ancora troppa paura.
Cosa potrebbe esserci in quella casa abbandonata? Sembrava vuota, così triste. Le pareti scolorite e il pavimento in parte sfasciato...
"Cameron" sento sussurrare da Marta, mentre con fatica va verso la porta. "Vieni, aiutami. Gli avevamo detto che tornavamo".
In tutto quel casino mi ero domenticata di lui e Nash.
"Okay, andiamogli un po in contro" le dico, aiutandola nella stessa posizione di prima.
Il suo ginocchio sembra essersi sgonfiato grazie al ghiaccio.
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×SPIRITI LIBERI× ||N.G.||
Fanfic[COMPLETATA] Cosa succede alle ultime due arrivate che si cacciano nei guai con le persone sbagliate? 《Ogni diavolo prima era un angelo. Le persone, anche quelle a cui teniamo di più, ci deludono. Ci spezzano. Camminiamo su delle corde, corde che...