2. The City Of Luxury

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C'era un motivo per cui avessi scelto quella strada, quel giorno, tanto tempo fa.
Avevo in corpo un misto di alcol e rabbia, ma non una rabbia normale, una rabbia che non avevo mai visto su di me.
Quel mix da lì a poco avrebbe segnato la mia vita per sempre.
Avevo solo 15 anni e tanta voglia di fare stronzate.

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I'm fucked up, I'm black and blue
I'm built for it, all the abuse
I got secrets
That nobody, nobody, nobody knows

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15 Novembre

Avevo solo ventitré anni, e già due libri pubblicati che si trovavano primi nella classifica dei migliori romanzi, secondo il New york Times.
Secondo me erano solo due dei tanti romanzi che sarebbero finiti nel dimenticatoio nel giro di pochi mesi, se non settimane.
Alcuni giornali mi avevano designata come "L'erede di Shakespeare", perché consideravano i miei libri drammatici come la tragedia di Romeo e Giulietta, ma mi sottovalutano, io non mi limitavo a raccontare una storia.
Non fraintendetemi, io sono sempre stata appassionata di tutte le tragedie di Shakespeare, ma c'era una differenza abissale tra le sue tragedie e i miei romanzi.
Li consideravo gli esatti opposti, i miei libri si bastavano su avvenimenti vissuti in prima persona raccontati come se fossero inventati.

Avevo solo un difetto fondato sulla perfezione.
Quando si trattava della stesura di un capitolo, diventavo la persona più precisa e diligente del mondo.
Indugiavo costantemente e in maniera ossessiva, e quasi limitante, su ogni paragrafo.
Tutto doveva seguire una linea temporale ben precisa, ero ossessionata dai minimi particolari.
Ogni parola che scrivevo era perfettamente calibrata a far sì che il lettore non capisse quale piega avrebbe preso la storia.
I colpi di scena erano i miei preferiti, anche se amavo nascondere piccoli indizi sparsi nei capitoli, adoravo spacciarli per qualcosa di poco conto, che poi si sarebbero rivelati il centro di tutto.

La mia vita si era trasformata quel giorno di due anni fa, anche se ancora non me ne rendevo conto, quando avevo deciso di mandare quel dannato pdf alla casa editrice con cui lavoro attualmente.
Il mio inferno iniziò quando mi mandarono quella e-mail in cui mi dissero che sì, avrebbero pubblicato il mio libro.
All'inizio ero al settimo cielo, scrivere un libro è sempre stato il mio sogno, avevo l'obbiettivo di diventare una scrittrice, ma questo fino a due mesi fa.
Non mi rendevo conto in che casino mi stessi cacciando.

Tutti mi dicevano che ero un portento, che avrei fatto carriera, anche perché non si vedeva tutti i giorni un talento come il mio, però, poi, qualcosa in me si ruppe.

Avevo fatto un patto e non mi sarei potuta tirare indietro.

Decretai che la mia vita fosse giunta definitivamente al termine quando il mio incubo divenne realtà;
Avevo passato cinque anni della mia vita scrivendo, non solo per passione, anche perché ritenevo che fosse l'unica cosa che fossi in grado di fare, e adesso mi ritrovavo in un limbo.

Non riuscivo a scrivere.

Era iniziato lentamente, pensai che sarebbe passato, invece peggiorò sempre di più.

Inizialmente, avevo delle idee per il mio nuovo romanzo ma avevo trovato difficoltà nella stesura.
Poi anche quelle mi abbandonarono, lasciandomi totalmente con la bocca asciutta.
Quando arrivava il momento di mettermi davanti al computer, nella mia mente non c'era altro se non il vuoto, come se un buco nero si fosse portato via la mia restante capacità di redigere un testo nel display.

Potevo buttare giù anche un milione di idee, il giorno dopo tanto avrebbero iniziato a sembrarmi ridicole e prive di senso.
Fino a quando restai lì, con la voglia di riempire pagine e pagine, ma senza mai riuscire a farlo.

La Bellezza Dei RicordiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora