La Bellezza Dei Ricordi

12.The Auction Of Emotions

Non passione ci vuole, ma compassione, cioè capacità di estrarre dall'altro la radice prima del suo dolore, e di farla propria, senza esitazione.

-Dostoevskij

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Aleksey pov's

Non dovrei provare attrazione per la fidanzata di un mio cliente, ma quando la vidi entrare tutte le persone intorno a me scomparvero.

Spiccava tra la gente come una stella in mezzo al buio.

Era spaesata e bellissima, come se non si sarebbe dovuta trovare lì in quel momento.

Tutti gli sguardi, compreso il mio, erano puntati su di lei, causa era il suo vestito che accendeva le più volgari delle immaginazioni.

Era erotico il modo in cui si muoveva.
Erotiche erano le sue labbra.
Esprimeva il sesso in ogni maniera possibile.
La reincarnazione della lussuria. 

La guardai abbassando gli occhi dal suo viso fino alle gambe, per poi rialzarlo, per incastonarlo in quei due smeraldi brillanti che spiccavano ancora più del suo vestito.

Era imbarazzata, lo si notava dal fatto che fosse in un angolo, cercando di nascondersi da tutte quelle occhiate che la gente le lanciava.

Un uomo mi parlava ma io lo ignoravo, troppo concentrato su di lei e mi chiedevo, come fa una cosa così luminosa essere così dannatamente triste?

Era troppo semplice leggere la sua anima, mi confondeva;
Era un libro aperto, lei lo sapeva, eppure non faceva niente per provare a nascondere le sue emozioni.

Perché, Theia?

«Alex, mi stai ascoltando?»

Mi svegliai da quello che sembrava essere stato un sogno a occhi aperti.
Da un trans causato da lei, come se mi avesse stregato.

Sentii Nikolaji sbuffare.

«Scusa, amico, mi sono distratto, stavi dicendo?»

Dissi, tornando al discorso che avevo lasciato in sospeso, controllando con la coda dell'occhio se lei fosse ancora lì, dove l'avevo lasciata.

«È stata una buona idea fare affari con la famiglia di Elijah?»

«La migliore che io potessi prendere.»

Presi un sorso di champagne, ricordando la mia conversazione con Ivan nel suo ufficio.

«Quella famiglia... Non mi convincono molto, sembrano la solita famiglia ricca da far schifo che non sa più cosa fare con i propri soldi.»

«Proprio per questo ho preso questa decisione.»

Nikolaji corrugò le sopracciglia, confuso dalle mie parole.

«Farebbero qualsiasi cosa pur di tenere in salvo l'immagine della propria famiglia.»

«Ovvero?»

«Rovinando la vita di qualcun altro.»

Io e Nikolaji ci conoscevamo da anni, la prima volta che parlammo fu quando mi arruolai nell'esercito inglese a diciotto anni.
Avevo mollato la vita militare dopo l'incidente, quello della donna che amavo.
In realtà scappai da quella caserma, perché lì avrei dovuto fare i conti con una persona troppo vicina a lei e io non ero pronto.

Sono sempre stato una persona che non scappa dalle emozioni ma le affronta, ma quando la settimana prima vidi il vuoto nelle sue iridi, il mio cuore si congelò.