Se tutto intorno ti sembra buio, potresti essere tu la luce.
-Rumi
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Ci sono quattro fasi che si susseguono quando una persona a te cara scompare;
Negazione, rabbia, distacco, accettazione.
Queste fasi si verificano tutte alla dovuta distanza, parliamo di settimana, anche mesi, alcune volte l'ultima fase avviene dopo anni o magari non ci sarà mai un momento in cui accetteremo la scomparsa di una persona, anche dopo aver assistito al suo funerale.La prima fase, negazione, essa non giunge all'improvviso come una cannonata, penetra nella nostra mente lentamente come una coltellata che viene inflitta non per uccidere, ma per far soffrire.
Si inizia con il rifiutare la notizia, magari provando a chiamare al telefono l'altra persona, e, lo ammetto, appena mi sedetti a terra, accanto alla porta del suo appartamento, provai a chiamarla, e a furia di farlo avevo imparato a memoria ogni singola sillaba della sua segreteria telefonica.
A seguirsi, la rabbia, il risultato della frustrazione di fronte all'impotenza, è un modo per esternarla che può essere causa di atteggiamenti aggressivi verso una persona che prova ad aiutare.
Un momento in cui si è talmente scossi da un senso di dolore e confusione che si deve per forza trovare qualcuno a cui dare la colpa.
Distacco, più conosciuta con il nome di derealizzazione, è quando non si comprende la differenza tra vero e falso, quello che succede intorno a te, le emozioni sono attutite, il cervello ci mette qualche secondo in più a elaborare le informazioni, la sensazione è quella di ritrovarsi in un sogno e si spera che prima o poi ci si sveglierà.
Infine, l'accettazione, prima che avvenga potrebbero passare anni, anni in cui si vive nella completa agonia e angoscia, oppure potrebbe non compiere mai il suo corso.
Io non potrei mai pensare di accettare la sua scomparsa, non finché il suo cadavere non giacerà davanti ai miei occhi.Se posso permettermi, vorrei aggiungere una fase a quelle elencate precedentemente;
L'iniziare a dubitare dell'esistenza di quella persona.Avevo eliminato la sua figura da tutti i miei ricordi.
La prima sbronza, la mia prima sera in discoteca.
Tutte quelle cose le avevo fatte da sola, lei non c'era.
Lei non era esistita realmente, era come se tutti i ricordi che avevamo condiviso fossero tutto frutto della mia immaginazione, l'unica prova che avevo della sua esistenza era quel messaggio.
Non cercarmi
Perché non voleva che la cercassi?
Dove si trovava?
Perché?Le domande crearono un vortice che mi fece girare la testa come un mulinello, non mi accorsi neanche di quei due piedi che si fermarono davanti ai miei occhi.
«Theia.»
La sua voce era attutita.
Mi sentivo come se fossi sott'acqua solo che riuscivo ancora a respirare, magari in un maniera più pensante, ma respiravo.Non alzai gli occhi, mi limitai a stringere tra le mani la moquette su cui ero seduta, accanto alla porta d'ingresso del suo appartamento.
Lo sentii sospirare, dopo di che lo vidi piegare le ginocchia per riuscire a guardarmi negli occhi ma io continuavo a rifiutare il suo sguardo.
«Theia.»
Mi chiamò un'altra volta, mettendomi una mano sulla spalla.
Alzai gli occhi per incontrare finalmente i suoi.Tutto quello che era successo in quel ristorante scomparve, girava tutto intorno a Eris.
«Mi ha mandato un messaggio, mi ha detto di non cercarla.»
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La Bellezza Dei Ricordi
RomansaUna storia finita ancora prima di cominciare. Due fiamme che bruciano l'una per l'altra, ma distanti. Due anime che non si potranno mai incontrare. Due anime condannate ad innamorarsi per sempre, come un loop che non smette mai di ripetersi, come...