Capitolo 9

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POV AMY

<Io già ti vedo sai. Con un bellissimo vestito bianco, lui che ti aspetta all'altare e tanti figli. Perché si ti ci vedo e poi io voglio diventare zia> saltella felice come una bambina quando le regalano le caramelle.

Alzo gli occhi al cielo accompagnato da un sorriso. Da quando gliel'ho detto non fa altro che sorridere e farsi i film mentali della mia vita.

Siamo a mensa ed è da quando mi sono alzata dal letto che la mia amica che sta fantasticando su vita, morte e miracolo della mia vita.

<Angie, non farti illusioni. E poi tu che ne sai se ci metteremo insieme oppure no. Che poi sei arrivata addirittura ad avere dei figli insieme>

<Sei proprio una guastafeste lo sai> cambiando il suo stato d'animo da eccitata a scocciata <Fammi sognare e anche tu. Anche se sognare fino ad un certo punto cara. Devi agire> girandosi verso di me e guardandomi con occhi stretti in due fessure.

<Tu leggi troppi libri enemies e fantastichi troppo> scuotendo leggermente la testa.

<Sisi, pensala come vuoi. Ma non venirmi a dire a dire che avevo torto. Quando arriverà il momento mi porterai a cena fuori> puntandomi il dito contro.

<Sisi, come vuoi tu. Ma comunque, perché non ti trovi tu un ragazzo al posto di pensare ai miei futuri figli?> cercando di cambiare discorso.

<So cosa stai cercando di fare cara e per questa volta e anche perché ti voglio bene lo concedo> prendendo una forchettata della sua insalata con aria da menefreghista <Comunque, in questo momento non mi interessa nessuno per tua informazione>

<Ok, ma ancora per poco cara>

Gli occhi della mia amica scattano verso di me e tutti i suoi movimenti si fermano.

<Cosa intendi dire?> portando tutta la sua attenzione su di me e mi è anche sembrato di vedere il groppo di saliva che scendeva in gola.

<Ti ricordi cosa ci eravamo promesse di fare appena iniziato il nuovo anno universitario?>

<No. Non mi ricordo nulla> facendo finta di nulla e con aria disinvolta.

<Ah sì. Io invece mi ricordo che ci saremo iscritte in palestra e che ci saremo andate insieme>

<Mai detta una cosa del genere> continuando a fare finta di nulla e continuando a mangiare.

<Oh ma che sbadata. Non te l'ho detto?>

La sua attenzione ritorna di nuovo su di me aspettando la mia risposta.

<Ci ho già iscritte> prendendo un chicco d'uva con aria disinvolta.

L'unica cosa che fa è aprire la bocca, ma non dice nulla. Dalla sua bocca non esce nessun rumore. Si limita a trucidarmi con lo sguardo e a guardarmi sottocchio.

La conosco troppo bene. Appena saremo da sole mi farà una ramanzina.

<Ti odio> per poi mangiare il suo ultimo chicco d'uva <E ti tengo d'occhio> muovendo due dita dai suoi occhi ai miei in movimenti veloci.

<Sisi come no. Lo so che mi vuoi bene e che mi ami con tutto il tuo cuore> sorridendole.

<Non è vero>

<Mmm si e io sono una popstar> alzandomi dalla sedia <Andiamo Miss arrabbiata che dobbiamo passare in segreteria per informarci sul tirocinio>

<Ti odio con tutto il mio cuore Amy Collins> alzandosi dalla sedia e sbuffando.

Devo tenere un autocontrollo assurdo per non riderle in faccia. La sua sfacciataggine e il suo comportamento ti fanno tornare il sorriso. Ma in questo momento ridere davanti a lei non mi sembra la scelta migliore.

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