POV AMY
<Io già ti vedo sai. Con un bellissimo vestito bianco, lui che ti aspetta all'altare e tanti figli. Perché si ti ci vedo e poi io voglio diventare zia> saltella felice come una bambina quando le regalano le caramelle.
Alzo gli occhi al cielo accompagnato da un sorriso. Da quando gliel'ho detto non fa altro che sorridere e farsi i film mentali della mia vita.
Siamo a mensa ed è da quando mi sono alzata dal letto che la mia amica che sta fantasticando su vita, morte e miracolo della mia vita.
<Angie, non farti illusioni. E poi tu che ne sai se ci metteremo insieme oppure no. Che poi sei arrivata addirittura ad avere dei figli insieme>
<Sei proprio una guastafeste lo sai> cambiando il suo stato d'animo da eccitata a scocciata <Fammi sognare e anche tu. Anche se sognare fino ad un certo punto cara. Devi agire> girandosi verso di me e guardandomi con occhi stretti in due fessure.
<Tu leggi troppi libri enemies e fantastichi troppo> scuotendo leggermente la testa.
<Sisi, pensala come vuoi. Ma non venirmi a dire a dire che avevo torto. Quando arriverà il momento mi porterai a cena fuori> puntandomi il dito contro.
<Sisi, come vuoi tu. Ma comunque, perché non ti trovi tu un ragazzo al posto di pensare ai miei futuri figli?> cercando di cambiare discorso.
<So cosa stai cercando di fare cara e per questa volta e anche perché ti voglio bene lo concedo> prendendo una forchettata della sua insalata con aria da menefreghista <Comunque, in questo momento non mi interessa nessuno per tua informazione>
<Ok, ma ancora per poco cara>
Gli occhi della mia amica scattano verso di me e tutti i suoi movimenti si fermano.
<Cosa intendi dire?> portando tutta la sua attenzione su di me e mi è anche sembrato di vedere il groppo di saliva che scendeva in gola.
<Ti ricordi cosa ci eravamo promesse di fare appena iniziato il nuovo anno universitario?>
<No. Non mi ricordo nulla> facendo finta di nulla e con aria disinvolta.
<Ah sì. Io invece mi ricordo che ci saremo iscritte in palestra e che ci saremo andate insieme>
<Mai detta una cosa del genere> continuando a fare finta di nulla e continuando a mangiare.
<Oh ma che sbadata. Non te l'ho detto?>
La sua attenzione ritorna di nuovo su di me aspettando la mia risposta.
<Ci ho già iscritte> prendendo un chicco d'uva con aria disinvolta.
L'unica cosa che fa è aprire la bocca, ma non dice nulla. Dalla sua bocca non esce nessun rumore. Si limita a trucidarmi con lo sguardo e a guardarmi sottocchio.
La conosco troppo bene. Appena saremo da sole mi farà una ramanzina.
<Ti odio> per poi mangiare il suo ultimo chicco d'uva <E ti tengo d'occhio> muovendo due dita dai suoi occhi ai miei in movimenti veloci.
<Sisi come no. Lo so che mi vuoi bene e che mi ami con tutto il tuo cuore> sorridendole.
<Non è vero>
<Mmm si e io sono una popstar> alzandomi dalla sedia <Andiamo Miss arrabbiata che dobbiamo passare in segreteria per informarci sul tirocinio>
<Ti odio con tutto il mio cuore Amy Collins> alzandosi dalla sedia e sbuffando.
Devo tenere un autocontrollo assurdo per non riderle in faccia. La sua sfacciataggine e il suo comportamento ti fanno tornare il sorriso. Ma in questo momento ridere davanti a lei non mi sembra la scelta migliore.
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THE FIRST LOVE
RomanceChris Bennet, 21 anni. Papà single di una bambina di 3 anni. Originario di Stanford. Scappato con sua figlia nella periferia di New York per svariati motivi. Abbandonato dai suoi genitori appena stava diventando padre. È dovuto crescere troppo in f...