Capitolo 13

58 5 2
                                    

Non fermarti
quando sei stanco.
Fermati
quando hai finito.

POV AMY

<Mi sono sentita ... non lo so ... davvero davvero male. In seguito mi sono anche vergognata un po'. Ho avuto un crollo che non avevo da tanto tempo e in quel momento li mi sono sentita inadeguata. Non mi aspettavo tutto ciò e non volevo che succedesse>

<Stai tranquilla tesoro. A volte può succedere che ti ritornino dei momenti no e avere i momenti di sconforto. Con il tempo potrebbero diminuire, ma il ricordo è l'unica cosa che rimarrà. Ma non devi lasciare che niente e nessuno te lo portino via. Avrai davanti a te tanti ostacoli, ma tu affrontali a testa alta. E non dimenticarti che piangere e crollare è umano>

L'unica cosa è abbassare la testa e torturarmi le dita. 

Sento gli occhi pizzicare e sono stanca di piangere. 

Fino ad adesso ho sempre prevenuto i miei attacchi di ansia sempre e solo con le pasticche. Questo pianto però non volevo averlo e non in questo periodo.

La mia pace e tranquillità che mi sono creata per andare avanti è scoppiata in un secondo. 

Non volevo farlo neanche davanti a lui. La persona che è sempre stata il mio posto sicuro nella mia testa e nel mio cuore. 

<E che mi sono sentita una stupida. Oltretutto davanti a tutti>

<Tu devi stare tranquilla. Lui è stato un angelo. Ti ha aiutato ed è questo l'importante>

Mi ritrovo ad annuire leggermente e continuare a torturarmi le dita. Tanti pensieri si fanno spazio nella mia mente.

<Vieni che ti ho preparato il tuo dolce preferito>

Mi alzo dalla sedia riprendendomi e facendo un sorriso. Adoro i dolci che fa e ne mangerei a quantità industriale.

<Sorridi sempre. Anche quando il mondo sta per crollare sorridi. Non farti vedere debole, soprattutto a quelle persone che non lo meritano. Crolla solo quando hai davanti una persona che possa capirti ed è pronta ad accogliere il tuo dolore. Ma mai e dico mai devi dare la soddisfazione alle persone che non lo meritano i vederti crollare>

L'abbraccio e la tengo stretta a me. Una lacrima scappa al mio controllo e va bene cosi. Lei è degna di vedermi crollare.

Le due persone presenti in questa stanza sono il mio appoggio. La spalla su cui piangere. Ogni giorno ringrazio chi mi ha fatto incontrare delle persone splendide come loro.

Sorrido mentre mangiamo un pezzo di torta e me lo godo con tutta la tranquillità e serenità del mondo.

Parlandone e confidandomi con loro tutto quello che avevo dentro è quasi del tutto sparito. 

Non penso più a quello che è successo ieri. 

La notte abbracciata insieme ad Angie mi ha fatto sentire bene. Il suo sguardo si posa su di me e ci sorridiamo. 

Lei è la mia confidente e io sono la sua. 

In questo momento ci siamo solo io, Angie e Betty.

<Hai deciso alla fine dove andare?> 

<Si. All'asilo vicino la periferia>

<Sicura?!>

So dove voleva andare a parare. Ma ci ho riflettuto abbastanza.

<Inizialmente ero un po' indecisa. So che sembra lontana, soprattutto dall'università. Ma almeno ho tutto vicino allo stesso tempo. Tra il ristorante e l'asilo ci sono almeno 15 minuti di differenza per farti capire>

THE FIRST LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora