POV CHRIS
Il mio sguardo si sposta tra tutte le persone che stanno uscendo dall'università che frequenta Amy.
I miei occhi guardano tutti i particolari per avvistarla.
Abbasso lo sguardo quando noto che ancora non è uscita. Mi sto cominciando a demoralizzare. Spero vivamente che sia venuta.
Non posso permettermi di saltare altri giorni lavorativi. Anche se un po' mi dispiacerebbe non parlarle, ma sento che sto cominciando a perdere il filo che mi sono costruito in questi anni.
Non posso fargliene una colpa perchè durante i miei breakdown lei e Sky sono state il mio pensiero fisso. Ma credo che un conto è pensarlo e un conto averlo nella mia vita tutti i giorni.
Alzo il mio sguardo quando sento di nuovo delle voci provenire dall'ingresso. Il mio corpo fa tutto in automatico. Mi stacco dalla macchina e mi avvicino a lei in modo che possa vedermi. E posso notare che quando il suo sguardo si ferma sul mio, anche se siamo lontani. Il suo corpo si tende per qualche istante per poi rallentare leggermente il passo.
Si gira credo una sua amica e le dice qualcosa per poi subito salutarsi.
La vedo avvicinarsi a me lentamente e con un po' di imbarazzo accompagnato con un po' di tensione.
<Ciao>
<Ciao>
Il silenzio che si crea non mi piace. Non voglio che si senta a disagio con me, non dopo quello che è capitato la settimana scorsa.
<Volevo sapere come stai?>
<Tutto bene>
La sua testa è leggermente abbassata e posso notare che le sue dita sono diventate molto interessanti.
Non voglio vederla cosi.
<Amy, non voglio che tu ti imbarazzi. Non è successo nulla>
Alza lentamente il suo sguardo verso di me e noto i suoi occhi lucidi e le sue labbra che cercano in tutti i modi di non tremare.
<Ei> le prendo le mani intrecciandole <Non è successo nulla. A tutti capita di piangere>
Nel suo sguardo nonostante si stia un po' tranquillizzando leggo vergogna.
<E non ti devi assolutamente imbarazzare. Non voglio che ti imbarazzi ... soprattutto con me, ok?!>
Annuisce leggermente e l'abbraccio. Lei si stringe a me e affonda la testa nel mio collo.
Un singhiozzo esce dalla sua bocca e a me mi si stringe il cuore. Non voglio che pianga, ma so che deve sfogarsi.
E io la lascio fare. La lascio sfogare perchè ne ha bisogno.
La mia mano si muove automaticamente sulla sua per tranquillizzarla.
Nessuno dice nulla, non c'è bisogno di dire nulla.
Non so quanto tempo passi. Amy, dopo essersi ripresa si stacca da me e distinto le pulisco le lacrime. In tutto ciò i suoi occhi verdi brillano e sembrano smeraldi.
<Se in un futuro hai bisogno di sfogarti io ci sono>
Sulle sue labbra nasce un piccolo sorriso e annuisce leggermente.
<Ti va di farci un giro?>
<Ok>
<Andiamo allora> prendendole la mano e portandola alla mia macchina.
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THE FIRST LOVE
RomanceChris Bennet, 21 anni. Papà single di una bambina di 3 anni. Originario di Stanford. Scappato con sua figlia nella periferia di New York per svariati motivi. Abbandonato dai suoi genitori appena stava diventando padre. È dovuto crescere troppo in f...