𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟏𝟎

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POV JISUNG

Ho lasciato il letto a Leeknow. Io ho dormito sul divano. Ha approfittato del bagno caldo e si è fatto controllare da me le ferite. Nulla di grave, per fortuna.

Ha detto che non dirà nulla al suo capo, onde evitare di causare ulteriori problemi con il giornalista spagnolo, ma io credo che con una bella dormita possa cambiare idea. Mi ha raccontato cosa si ricordava.

Le sue mani su di me...mi ha schiaffeggiato, picchiato, si eccitava guardando il mio sangue scorrere. Mi ha tagliato leggermente un po' sul collo, sul petto e sui fianchi. Mi diceva che sarei rimasto con lui per un bel po' di tempo. Poi mi ha ustionato con le sue sigarette. Si divertiva ad accenderle e spegnerle su di me. E poi, come se non bastasse, mi ha stuprato. Ovviamente non ha badato ai preliminari o a lubrificare, altrimenti non la chiamerei violenza. Poi mi ha lasciato nudo, sanguinante, sul suo letto. Ha ammirato il mio corpo martoriato e si è fatto una sega proprio osservandomi e dicendo cose come «Quanto è rosso il tuo sangue, cazzo, me lo fa venire duro». Volevo solo morire. Voglio solo morire.”

Poi si è addormentato quando l'ho coccolato un po'.

Al mattino, ho deciso di chiamare Hyunjin e Felix, almeno avrei potuto chiedere se fosse normale. Avrei potuto capire.

"Beh, è stato un perfetto idiota ad accettare il drink di quell'uomo." inizia Hyunjin, dopo che gli ho raccontato cosa è successo "Ma non lo biasimo. Anche io, ogni tanto, ho accettato i drink che mi offrivano. La sua è stata semplicemente sfortuna."

"Semplicemente?!" lo ammonisce il suo ragazzo "Cazzo, è stato violentato!"

"Capita quando lavori in questo campo, Lix! Non è una cosa che puoi prevedere!"

Io sospiro "Sentite, è venuto da me in lacrime, parlava di uccidersi. L'ho consolato, ma ora? Io che posso fare per aiutarlo!?"

"Stanne fuori, Jisung" mi dice Hyunjin, con un tono secco, affermativo.

"Cosa?" diciamo in coro io e Felix. Non crediamo che stia davvero intimando a me di farmi da parte dopo tutto quello che i miei occhi hanno visto. Questa è crudeltà.

"Stai lontano da questa faccenda, fidati. Se vorrà andarsene da PLAYBOY, passerà un periodo d'inferno, a meno che non sia di buona famiglia e riesca a pagare il capo."

Sentendo quelle parole, il mio cuore si ferma. So che il mondo della prostituzione non è un bel mondo, ma addirittura ad esserne vincolati...va oltre ogni mia capacità di aiutarlo. Forse dovrei ascoltare Hyunjin e tirarmene fuori, ma questo vorrebbe dire abbandonarlo. Ed io non ce la faccio.

"Che cosa significa?"

"Quando vuoi andare via dal mondo di PLAYBOY, devi pagare una cifra base di 10.000€. Ma se diventi famoso e richiesto, la cifra potrebbe subire dei cambiamenti. Può aumentare fino a quando non sarà praticamente possibile pagarla."

Ed ecco che la realtà mi viene sbattuta in faccia. Leeknow potrebbe non farcela. È famoso, è richiesto e spesso il suo capo lo chiama per sapere quanto ha guadagnato dopo una giornata di stress.

"Ma almeno può prendersi una pausa dopo quello che gli è successo ieri?" chiedo, ma Hyunjin scuote la testa.

"A meno che non dica tutto al capo, no."

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