POV JISUNG
Dopo aver dato di escandescenza, sono tornato a casa e ci sono rimasto. Per una settimana intera. Non sono più tornato nemmeno a visitare Leeknow talmente che ci sono rimasto male del comportamento dei miei amici.
Dopo quello che mi è successo con il mio ex, i miei problemi con la fiducia sono aumentati tantissimo. La fiducia per me è parte integrante di una relazione, se non è alla base di quest'ultima. Loro non mi hanno detto delle cose, ciò implica che non si fidano di me.
Se avessi dovuto mantenere il loro segreto lo avrei fatto senza pensarci due volte, ammesso che fosse questo il loro problema.Perr me sentirsi tradito, ora come ora, è peggiore delle emozioni. E sapere che i miei amici non credono in me abbastanza da confessarmi questo segreto mi delude.
Purtroppo non posso nascondermi per sempre. Poi sono preoccupato per Leeknow. Quindi ho preso la macchina e sono andato a casa di Bangchan. O meglio, in quella specie di covo segreto sotto casa sua.
Quando mi apre la porta, mi accoglie con un sorriso a 32 denti e con le braccia aperte di chi ti vuole abbracciare.
Io non ricambio."Dov'è Leeknow?"
Lui sospira e mi fa cenno di entrare. Appena metto piede in casa, vedo Leeknow seduto sul divano, lo sguardo perso nel vuoto.
Leeknow è cambiato. Su questo non c'è dubbio. Ha perso la sua umanità ora. Quello sguardo me lo conferma."Ciao, Leeknow." mi avvicino.
Lui continua ad ignorarmi. Forse nel vuoto c'è qualcosa di più interessante di me."Come stai?" a quella domanda, si gira verso di me. I suoi occhi sono opachi, spenti. Come se fosse un corpo senza vita che si muove. Non c'è nemmeno traccia di un emozione.
"Te ne sei andato." dice "Non sei più tornato."
"Mi dispiace" rispondo io "Ci sono rimasto troppo male." dico sincero.
Per un attimo, mi è sembrato vederlo triste. Ma poi, di nuovo, il suo sguardo si è perso in se stesso.Leeknow mi ha sempre detto che io lo facevo sentire umano. Mi avevano avvertito: io sono la sua ancora. Non ho prestato la giusta attenzione e questo è il risultato. Cerco disperatamente di non piangere.
"Te ne sei andato" torna ad osservare davanti a sé, ammesso che osservi davvero qualcosa "Puoi non tornare più."
Quelle parole mi distruggono. Una settimana sola è passata ed è messo così. Non so cosa io gli abbia provocato, ma se ora non ha più effetto, allora devo presumere che questo sia il Leeknow di PLAYBOY. Quello che conoscono tutti. Tutti tranne me.
"Ma io voglio tornare" gli prendo la mano "Perché dovrei lasciarti da solo?"
Vedo gli altri con la coda dell'occhio. Bangchan è appoggiato al muro, osservando con compassione la scena. Seungmin è seduto a poca distanza da noi, cercando di carpire i dettagli. Jeongin è appoggiato allo stipite della porta che da sul corridoio che porta alle varie stanze, ha le braccia conserte ed uno sguardo di rimprovero. A pensarci bene, era lui ad avermi avvertito di ciò.
"Non ci tenevi come ci tenevo io." Leeknow mi lascia la mano e si alza. Il suo sguardo ora è pieno zeppo di rabbia. Un emozione più che giusta in questo momento. Poco a distanza da lui, è poggiata una ciotola con una forchetta al suo interno. Lui la prende e con una velocità mai vista prima, me la punta alla giugulare.
La cosa che mi sorprende è che nessuno dei presenti provi a fermarlo.
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𝐏𝐋𝐀𝐘𝐁𝐎𝐘 | 𝐦𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠
Fanfiction"Doveva essere una notte sola. Uno sfogo. Un attimo di divertimento, in modo da smettere di pensare a tutto. Invece è stato l'inizio della mia pazzia." "Doveva essere una notte come le altre. È il mio lavoro. Lui un ragazzo qualunque, che mi paga pe...