Apro lentamente gli occhi trovandomi davanti una chioma folta e bruna che mi stuzzica le narici. Le mie mani sono ancora sul suo seno caldo ed un sorriso automaticamente mi riempie il viso.
Quanto mi era mancato svegliarmi accanto a Sabrina, sentire il suo odore dopo una notte d'amore, i nostri corpi nudi incastrati come gli ultimi pezzi di un puzzle.
La riempio di tanti piccoli baci sulle sue spalle, fino ad arrivare al collo.
"Mmh buongiorno"
sussurra con la voce ancora impastata di sonno, voltandosi verso di me e pressando le sue labbra sulle mie."Buongiorno"
Rispondo, rendendo il bacio lievemente più passionale.
Sabrina ride, lasciandomi un morsetto sulla mandibola, al quale rispondo con una leggera smorfia."Perché devi essere sempre così violenta?"
"Te marchio, Mery. Così quando arrivi agli studi, capiscono che te devono sta lontani, specialmente una certa professoressa..."
Scoppio a ridere, toccandomi la parte arrossata."Cretina..."
"Posso avere l'onore di avere il caffè preparato dalla mia donna?"
Mi chiede sorniona."Se mi dai un altro bacio, sì"
"Addirittura semo arrivate ai ricatti..."
Mormora maliziosa afferrando il mio viso con entrambe le mani.
Sento la sua lingua varcare le mie labbra per poi iniziare a danzare con la mia.
Una mano lentamente scivola sul suo fondoschiena, mentre sento le sue gambe intrecciarsi intorno al mio busto. Di questo passo, altro che caffè."Va bene, mi hai convinta"
Sussurro lasciandole un ultimo bacio sulla punta del naso ed interrompendo quello che stava per succedere.Indosso una lunga vestaglia scura e raggiungo la cucina, seguita dai miei cani che tutti contenti, scodinzolano alle mie spalle.
Non sono mai stata brava ai fornelli, ma con il caffè me la cavo abbastanza bene. Sistemo la moka sul fuoco e preparo due tazzine. Quella di Sabrina, naturalmente, è la più grande.
Mi concentro poi sulla tavola, cercando di renderla "esteticamente perfetta". Aggiungo un centrino con sopra un piatto di porcellana e dei biscotti artigianali che mi hanno omaggiato pochi giorni fa da una pasticceria del centro.
So bene quanto Sabrina ci tenga a queste cose e soprattutto, ricordo quanto per lei il momento della colazione assuma sempre una certa sacralità.Dopo appena un minuto, sento il classico rumore del caffè e quel profumino inconfondibile che mi portano a spegnere il gas.
"Sabri, è pronto"
La chiamo, sporgendomi sul corridoio, che svogliatamente sta percorrendo avvolta in una delle mie vecchie magliette oversize.
Come fa ad essere così sensuale anche con addosso una cosa così brutta?Entrando in cucina, improvvisamente i suoi occhi si illuminano, come quelli di una bambina appena arrivata a Disneyland.
"Ammazza! Addirittura la tazza grande di porcellana... e guarda 'sta tovaglietta! Me devo preoccupà?"
Scherza sedendosi al mio fianco."Ho cercato di fare del mio meglio, anche se di queste cose non ne capisco niente"
Affermo arrossendo leggermente.Noto che Sabrina mi fissa senza proferire parola e non riesco a capire se sia o meno un buon segno.
"Il caffè non è buono?"
Chiedo quasi spaventata."Ti amo"
Dice in un soffio accarezzandomi il viso.
"E il caffè è perfetto" continua bevendone un altro sorso.Sento il ventre bruciare, questo è l'effetto che solo lei riesce ad avere su di me, anche con due semplici parole.
"Anch'io"
Rispondo intrecciando le mie dita tra le sue."Ascolta, Mery... io per i prossimi giorni non ci sarò... c'ho delle robe di lavoro da finì. In più Flavio passerà da casa per prenderse delle cose sue... "
Giocherella nervosamente con la mia mano mentre mi dice queste cose, quasi preoccupata che io possa rimanerci male.
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nei giardini che nessuno sa - deferilli
FanfictionDal compleanno di Maria, l'evoluzione di un legame magico. Eventi e situazioni sono INTERAMENTE frutto della mia IMMAGINAZIONE.