Roma, novembre 2024Sono trascorsi svariati mesi dalle registrazioni di "Tú Si Que Vales", mesi in cui il rapporto tra me e Maria ha preso una piega differente.
Dopo esserci dichiarate con i nostri colleghi, ci sono stati diversi alti e bassi e momenti di forte crisi.
Continuiamo a sentirci, ma abbiamo deciso di comune accordo di prenderci una pausa, di stare lontane per un po' e cercare di capire cosa davvero vogliamo.
È stato ed è difficile e doloroso, ma necessario.Devo dire che ultimamente sono stata così impegnata con altri lavori, che ho vissuto casa mia molto poco, ma stamattina mi sono svegliata con un senso di vuoto.
L'aria di Roma inizia ad essere molto fredda, tanto che raramente esco in terrazzo. Jackie mi corre incontro, scodinzolando felice.
Le accarezzo la testa, mentre con l'altra mano verso i suoi croccantini preferiti nell'apposita ciotola."Che me guardi così?"
Le chiedo come se potesse rispondermi a parole."Sì, mamma tua c'ha un momento de tormento, ma passa presto... magna, piuttosto"
Sorrido lievemente, per poi mettere sul fuoco una moka con il caffè.
Oggi non ho proprio voglia di niente. In realtà avrei dovuto fare un servizio fotografico, ma l'ho rimandato. Quando sto così non riesco davvero a dare il mio massimo e preferisco che il lavoro venga sempre fatto nel miglior modo possibile.Tiro fuori dal frigo un pezzo di crostata avanzata da ieri sera e faccio per versare il caffè in una tazzina che riporta la mia iniziale, chiaramente incisa in color oro.
"Ciao Sabrina, come stai?
Jackie? Sole?
Sei pronta per la finale di domani? Se ti va potremmo vederci anche stasera, magari per cena, visto che... sì, insomma, è da più di un mese che non accade.
Fammi sapere così mi organizzo, baci"Una notifica illumina lo schermo del mio cellulare, Maria.
Indosso gli occhiali da vista per leggere meglio, per poi appoggiare nuovamente il telefono all'ingiù.
Bevo un sorso di caffè e penso ad una risposta adeguata da inviarle."Cara Maria,"
No, troppo formale.
"Ciao Maria, alla grande, tu?"
Ma che cazzo mi prende?! È Maria, nonostante tutto.
Cancello e ricompongo il messaggio."Ciao, tutto bene, sono stati giorni di lavoro continuo. Te?
Le bestioline stanno meglio de me e te messe insieme. I tuoi cani come stanno?
Per stasera non so ancora, ti faccio sapere tra qualche ora"Finisco la colazione e mi dedico un po' a me. Faccio una doccia, sistemo i capelli e subito dopo inizio a leggere un libro che avevo interrotto tempo fa.
È una storia intensa, che ha come protagoniste due donne.
Mi piacerebbe trarne uno spettacolo da proporre a teatro, è da circa dieci anni che non torno in scena e ad essere sincera, mi manca parecchio."Bene anche i miei, ok... aspetto tue notizie, allora"
Dopo circa cinque ore mi arriva la risposta di Maria, quanto odio questa sua lentezza. Ogni volta prima di ricevere un suo messaggio passa un sacco di tempo, se non direttamente un giorno.
Di proposito lascio il visualizzato fino a che non si fanno le 19:30."Se vuoi, ci sono dopo cena per una passeggiata"
Silenzio per altre due ore.
Cammino nervosamente per il corridoio chiedendomi esattamente cosa stia facendo. Ormai conosco i suoi impegni di lavoro e a quest'ora dovrebbe essere a casa da un po'.
Non voglio sembrare paranoica, ma i miei pensieri corrono, si aggrovigliano e non riesco a stare tranquilla."Eccomi, mi dispiace, non riesco così tardi. Se ti va, ti aspetto domani agli studi qualche ora prima della diretta"
"Questa è scema"
Mormoro infastidita, leggendo il messaggio.
Clicco sul pulsante audio e inizio a registrare.
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nei giardini che nessuno sa - deferilli
FanfictionDal compleanno di Maria, l'evoluzione di un legame magico. Eventi e situazioni sono INTERAMENTE frutto della mia IMMAGINAZIONE.