Quanto mi era mancato sentire Sabrina, quanto mi era mancato darle piacere, anche se in una maniera un po' diversa dal solito.
Indosso una giacca di tuta oversize e mi dirigo in cucina. Sono ormai le 3:00 di notte, ma non riesco a prendere sonno. Ultimamente è così... lavoro tutto il giorno e non appena rientro, non ce la faccio proprio a chiudere occhio.
Metto su un po' d'acqua e decido di farmi una tisana per rilassarmi.
"Vorrei che fossi qui" mi scrive lei e non ha idea di quanto io vorrei lo stesso.
Non ha idea di quanto io senta la sua mancanza, di quanto vorrei vivere con lei ogni giorno, minuto, secondo.
"So che sarai ospite a Sanremo... ma hai qualche giorno libero prima di allora?"
Accendo il mio MacBook e senza pensarci troppo inizio a dare un'occhiata ad alcuni possibili viaggi. So che Sabrina ama la natura e odia il freddo, quindi mi soffermo a leggere qualche articolo dedicato alle località più calde e lontane.
Inizio a fantasticare immaginandoci su qualche spiaggia sperduta, con l'acqua del mare che ci abbraccia ed il sole sulla nostra pelle.
"Da domani fino a lunedì sono libera.
In realtà avrei qualche servizio fotografico ed una pubblicità da registrare, ma credo di poterli spostare. Perché?"
Spengo il gas e verso l'acqua bollente in una tazza con una bustina di tisana ai frutti di bosco.
Vorrei trovare un modo più concreto per farmi perdonare e per trascorrere del tempo con lei.
Riflettendoci, però, un viaggio all'estero desterebbe troppo sospetti, ma forse ho una soluzione.
"Se lunedì ti vengo a prendere per riportarti a casa mercoledì è un problema?"
Inizio a bere la tisana ora che si è un po' raffreddata e ritorno a sdraiarmi comodamente sul mio letto.
"Marì lo sai che la mia situazione è parecchio complicata. Che dico a mio marito? Mettece pure il mio team che sa che non sto via per lavoro... è un casino..."
Sospiro profondamente, ogni volta la stessa storia. Ed ogni volta, questa sua risposta sempre uguale mi fa pensare che forse non arriverà mai il giorno in cui saremo davvero una coppia o comunque, il giorno in cui potremo dire: oggi mi dedico totalmente a te.
"Va bene dai, lascia stare... ci vedremo quando sarà possibile. Buonanotte"
Appoggio il telefono sul comodino e fisso il soffitto. A volte mi chiedo perché proprio lei. Perché non potevo innamorarmi davvero di Alessandra o di qualsiasi altra donna libera e fiera di stare al mio fianco. Fa male realizzare che la realtà è estremamente lontana dai miei desideri, perché per quanto io sia sempre stata una abbastanza razionale, ho sempre conservato una parte romantica.
Accendo il telefono immaginandomi una sua risposta, ma ad attendermi c'è solo un visualizzato senza risposta.
La parte più istintiva di me mi suggerisce di chiamarla, ma stanotte ho intenzione di ascoltare quella più logica; spengo la luce e dopo poco mi addormento.Roma, sabato 27 gennaio, 7:30
Mi sveglio di soprassalto sentendo suonare vigorosamente il campanello di casa ed i cani abbaiare.
Non aspetto nessuno e la signora che mi dà una mano nelle pulizie, durante il weekend non lavora.
Indosso una lunga vestaglia nera e con passo lento, raggiungo l'ingresso di casa, dove trovo i miei cani scodinzolare animatamente davanti al portone.
"Un attimo, un attimo, fatemi vedere chi è"
Sbircio dallo spioncino e vedo Sabrina a braccia conserte con dei grandi occhiali scuri ed un'espressione non propriamente allegra.
"Sabrina... che ci fai qui?" Strizzo gli occhi con una mano, devo ancora connettermi col mondo.
Entra rumorosamente con il suo amato trolley della Louis Vuitton con quelle iniziali che mi fanno subito sorridere "SFR" - "Sabrina Ferilli Roma". Solo lei poteva fare una cosa del genere.
"Ao, certo che sei proprio 'na dormigliona! Suono da mezz'ora!
So quasi le 8:00 e ancora stai cor pigiama?!"
Mi rimprovera con fare canzonatorio per poi allungarmi una bustina di carta.
"T'ho portato un maritozzo. Vado a fare il caffè"
Scoppio a ridere mentre allungo il braccio per chiudere il portone, questa donna è proprio un personaggio.
La vedo incamminarsi verso la cucina come se si trovasse a casa sua, e la cosa non mi dispiace affatto.
"Posso sapere che ti è saltato in mente stamattina?"
Con movimenti velocissimi, sistema la moka sul fuoco, appoggiando gli occhiali da sole sul mobile accanto.
Si volta verso di me a braccia conserte, squadrandomi dalla testa ai piedi con la sua classica espressione tra l'arrabbiato e il malizioso.
"M'hai detto che me volevi portà da qualche parte fino a lunedì, o sbaglio? Me so organizzata e sto qua. Nun me dì che è andato tutto a puttane..."
La guardo con espressione sorpresa mentre addento un pezzo di maritozzo.
"Dall'ultimo messaggio di ieri non pensavo potessi liberarti..."
"Te devi ricordà che 'sta donna che c'hai davanti è sempre piena de risorse. Allora?"
Si volta per versare il caffè in due tazzine e mi raggiunge al tavolo.
Non sono tipa dell'ultimo momento, sarà che il lavoro che faccio mi ha sempre portato ad organizzare ogni attimo della mia vita, ma in questo caso faccio uno strappo alla regola.
Se fallisce anche questa, non credo che riuscirei a perdonarmelo.
"Hai portato con te dei vestiti pesanti?"
Chiedo sorseggiando il caffè che è più buono del solito.
"C'ho diverse cosette dietro, ma non è un problema, al massimo te rubo qualcosa"
Scoppiamo entrambe a ridere a quell'affermazione. Non so davvero quanti completi io le abbia regalato nel corso degli anni, ma devo ammettere che su di lei hanno sempre un altro effetto.
"Va bene, allora dammi il tempo di farmi una doccia e preparare la mia valigia. Scordati però che io ti dica la meta, è una sorpresa"
Sabrina mi si avvicina e si siede sulle mie gambe, come l'ultima volta in cui ci siamo trovate a casa sua.
Mi osserva, accarezzandomi il viso.
"È vero che te sei fatta Alessandra?"
Mi chiede trafiggendomi con gli occhi.
Sapevo che prima o poi sarebbe uscito l'argomento.
"È stato un momento di debolezza, Sabri... ti immaginavo a casa con lui e... mi sentivo così sola, ed è successo, ma non gli ho mai dato importanza. Alessandra lo sa, abbiamo avuto modo di chiarire in questi giorni."
Ammetto sperando che non si venga a creare l'ennesima discussione.
"È giusto... io sono sposata e nun me so privata de certe cose... c'ho riflettuto e non sono nessuno per dirti che non devi farlo. È solo che..."
La osservo sorpresa, non mi immaginavo che potesse dirmi queste parole.
"È solo che?"
Chiedo accarezzandole i capelli.
"Allo stesso tempo sono gelosa di te. Solo l'idea che sei stata con un'altra, me fa diventare pazza. Per me non è facile interrompere la mia relazione... lo sai, però... ho pensato di chiedere un periodo di riflessione a Flavio"
Abbassa lo sguardo per poi alzare lentamente il viso con quegli occhi così profondi da sembrare il mare.
"Sabri non devi se non te la senti.
Io rispetto il fatto che tu sia sposata, ma sono un essere umano... trascorro la mia vita lavorando, torno a casa e sono sola. A volte sento il bisogno fisico di avere qualcuno accanto, di sentirmi desiderata, ma con te è diverso e lo sai bene."
Continuo cingendole la vita.
"Lo faccio perché lo sento, Marì.
Da quando siamo state assieme c'ho sempre te nella testa... non è giusto neanche per lui. Non mi sento bene con me stessa"
Noto che un velo di lacrime le riempie gli occhi, odio vederla così.
"Ascolta, adesso mi preparo e cerchiamo di non pensarci.
Appena torniamo, sono sicura che qualsiasi scelta farai, sarà la migliore. Ma promettimi che ascolterai il tuo cuore"
Sabrina annuisce abbracciandomi. La tengo stretta su di me... è così piccola.
"Te devo confessare una cosa... però nun t'incazzà"
Sussurra nell'incavo tra il mio collo e l'orecchio.
"Che hai combinato?"
Chiedo un po' preoccupata.
"C'era Mara a cena ieri... ha notato che non stavo in forma e m'ha chiesto che c'avessi... insomma, me so aperta con lei e le ho detto de noi..."
Sento un brivido percorrermi la schiena.
Mara è un'amica, ma spero che non si faccia scappare nulla.
"Se ti ha fatto bene dirglielo, sono felice che tu l'abbia fatto... l'importante è che stia attenta a non farlo sapere in giro... sai com'è il nostro ambiente..."
"Lo spero anch'io, ma è stata molto gentile e sono sicura che manterrà il segreto... mo però vatte a sistemà!"
Prendendomi il viso tra le mani mi lascia un sonoro bacio a stampo per poi alzarsi dalle mie gambe.Dopo essermi fatta una doccia veloce, decido di optare per un completo comodo: jeans, camicia con sopra un maglioncino nero e sneakers.
Indosso poi anche giubbotto e chiudo la zip del borsone che ho preparato di tutta fretta.
"Possiamo andare"
Sorrido raggiungendo il portone di ingresso.
"So proprio curiosa... sai guidare, sì?"
Mi volto verso Sabrina e tiro fuori dalla tasca le chiavi della mia Audi, che sventolo orgogliosa nella sua direzione.
"Ferilli, quante cose non sai ancora di me"Spazio autrice:
Sono proprio curiosa di sapere quant* di voi indovineranno la meta scelta da queen Mery!
Mi auguro che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto. A presto! 🌹

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nei giardini che nessuno sa - deferilli
FanficDal compleanno di Maria, l'evoluzione di un legame magico. Eventi e situazioni sono INTERAMENTE frutto della mia IMMAGINAZIONE.