la mia ragazza

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"Le piace quello che vede?"

E come non potrebbe piacermi?
La visione di Sabrina senza veli non mi avrà mai sazia. La sua bellezza è capace di sorprendermi ogni volta, e puntualmente, mi lascia senza fiato.
Le prendo la mano e la attiro a me, imprimendo le mie labbra sulle sue.

Lascio che le mie mani navighino tra le curve del suo corpo perfetto per poi invertire le nostre posizioni ed Indietreggio, fino a che la sua schiena non si scontra delicatamente contro le piastrelle della doccia.
Sento le sue dita vagare sull'orlo dei miei jeans che con fare frettoloso sbottona fino a liberarmi.

Rimango per un attimo immobile, non sono mai stata una persona disinibita, anzi. Anche nel mio privato, a volte mi capita di non sentirmi molto sicura di me, specialmente nell'intimità.
Stanotte però, sento che le cose stanno cambiando.
Sento che con Sabrina posso essere me stessa e che non importa se risulto impacciata, a lei piaccio così.
Passo una mano dietro la mia schiena, e con un leggero colpo, sgancio il mio reggiseno che sfilo con sottile esitazione, per poi fare lo stesso con gli slip.
Sabrina mi guarda come se fossi chissà quale meraviglia e non nascondo che amo questa sensazione, questo suo riuscire a farmi sentire speciale e bellissima, nonostante io di me, spesso, pensi l'esatto opposto.

Muovendo la manovella verso il bollino rosso, un getto d'acqua calda improvvisamente ci avvolge, così come si avvolgono i nostri corpi nudi, mentre le nostre mani si intrecciano e le nostre lingue danzano a ritmo lento per potersi assaporare intensamente.

Le mie dita si increspano tra le onde dei suoi capelli scuri che bagnati, sono così lunghi da arrivare quasi a coprirle il seno.
Questa immagine di Sabrina ancora mi mancava, cerco di memorizzarne ogni dettaglio, di conservarne la bellezza travolgente.
Con un gesto impercettibile del braccio sinistro, accende un interruttore che magicamente trasforma quella doccia in un ambiente totalmente diverso.
Delle luci rosse illuminano dal soffitto l'intero spazio, rendendo il tutto, se possibile, ancora più voluttuoso, sensuale.
Le mie mani vagano bramose sui suoi seni che stuzzico con i polpastrelli, provocando un gemito che si libera dalle sue labbra carnose.
Continuiamo a baciarci senza sosta sotto quel fluido che scorre costante, le mie mani sul suo fondoschiena, le sue, sul mio seno.

"Ti prego"
Sussurro tra i nostri baci bagnati.
Sabrina schiude leggermente gli occhi, sorridendo maliziosa.
"Dimmi"
Ecco che inizia a far finta di niente, quando sa benissimo cosa voglio.
"Lo sai"
Rispondo, spostando qualche ciocca dai suoi zigomi.
"Mmm... ho un vuoto di memoria"
Sorrido arrossendo leggermente sulle gote, prendo la sua mano destra che ancora vagava sul mio seno e l'avvicino a pochi centimetri dalla mia intimità.
"Ti è più chiaro così?"
Sabrina si morde il labbro inferiore, abbassando contemporaneamente il suo sguardo. Lascio lentamente la presa e chiudo gli occhi, quando sento le sue dita farsi strada dentro di me. Lo scorrere dell'acqua fa in modo che i movimenti siano più veloci ed indolore. L'unica cosa che percepisco è un piacere immenso, quello che solo lei riesce a darmi.
Divarico di poco le gambe, permettendole di entrare ancora più a fondo.
"Dio mio, non ti fermare"
Sussurro inclinando di poco la testa, con entrambe le mani afferro il suo seno e stringendolo, mi ci fiondo per assaporarlo tra le mie labbra.
Il calore dell'acqua continua ad avvolgerci appannando totalmente i vetri che ci circondano. Mi sento in uno stato mai provato prima, è difficile anche da descrivere. So solo che sono così vicina al climax, ma desidero raggiungerlo con lei.

Noto che alla nostra destra, in questa doccia che è grande quanto quasi tutto il bagno, c'è una seduta in marmo. Sfilo lentamente la mano di Sabrina che mi guarda con fare interrogativo e baciandola, indietreggio fino a sedermi, esortandola a prendere posto sulle mie gambe. Il contatto dei nostri corpi nudi e bagnati e soprattutto del suo sedere così tondo e perfetto su di me, mi manda già in visibilio.
Cingo la sua vita con un braccio, con l'altra mano, invece, mi concentro a stimolare il suo centro che pulsa vibrante sotto il mio tocco.
I suoi fianchi iniziano a muoversi sinuosi su di me, mentre il suo viso si scontra con il mio. Mi bacia con tutta la passione possibile, le nostre lingue si nutrono dell'altra, le nostre clitoridi si infuocano.
"M-Maria... a-ah"
Sento che è vicina così come lo sono io.
"Aspetta"
Sussurra tra le mie labbra, capendo che il ritmo instancabile dei suoi movimenti seducenti su di me, mi sta portando all'orgasmo.
Sposta leggermente il suo corpo che per quanto curvilineo è estremamente minuto, in modo tale da avere anche lei accesso al mio centro pulsante.
"Dimmi se ti faccio male"
Bisbiglia al mio orecchio inserendo poi di colpo due dita che raggiungono immediatamente il punto più sensibile.
Mi mordo il labbro così forte da provocare un leggero sanguinamento e
gemo senza riuscire a frenarmi, perché le sue dita sanno ormai esattamente di cosa ho bisogno e cosa preferisco.
Mi lascio andare senza freni così che il suo nome si impadronisca della mia voce. Riesco solo a ripetere "Sabrina".
"Dio, quanto me fai impazzì"
Sospira la mora con voce affannata.
Continuiamo a donarci, l'una dentro l'altra, concedendoci del tutto.
Il mio cuore batte così forte da sentirlo quasi venir fuori dal petto, specialmente quando Sabrina riesce a raggiungere inaspettatamente il mio punto G.
Non riesco più a trattenermi, non riesco più ad aspettare.
"Sto venen-"
"Anch'io"
Schiudo di poco le labbra mentre una scossa elettrica mi inonda il corpo.
Sabrina si accascia su di me, sento i suoi umori sommergere le mie dita e non oso immaginare cos'abbia percepito lei, dato che non mi sono mai lasciata andare fino a questo punto.
"Quanto ti amo"
Sorride tra le mie labbra, baciandomi lentamente.
Non riesco quasi a proferir parola, il mio corpo trema come una foglia.
Sabrina se ne accorge, e come sempre, se ne esce con una delle sue battute per sdrammatizzare.
"Me sa che nun c'avemo più l'età, Mery"
Scoppio a ridere, cingendole nuovamente i fianchi.

"Quanto sei scema... adesso mi sa che la doccia ci vuole veramente"
Affermo abbassando lo sguardo sui rispettivi corpi.
Sabrina annuisce, aiutandomi ad alzarmi.
"Quale bagnoschiuma vuoi?"
Mi chiede tutta contenta indicandomi la vasta collezione che ha esposto ai piedi della doccia.
"Scegli tu"
Sorrido, lasciandole un bacio sulla spalla.
"Secondo me te sta bene questo alla vaniglia"
Afferma soddisfatta della sua scelta porgendomi una boccetta color panna e
trascorriamo così un'altra buona mezz'ora a lavarci a vicenda.
Adoro questo tipo di contatto con lei, che va oltre il sesso, che è evoluto in qualcosa di decisamente più intimo ed intenso.

"Ammazza, se so fatte le quattro!"
Esclama, dando un'occhiata all'orologio sulla parete del bagno.
Sorrido al vedere la sua faccia sorpresa, a volte mi sembra proprio una bambina ed è uno dei lati che preferisco maggiormente di lei.
"Domani non lavori, sappilo"
Mi intima porgendomi un pigiama che profuma così tanto di lei da inebriarmi.
"Come non lavoro? Domani si registra Uomini e Donne, Sabri"
Le rispondo con una mezza risata sdraiandomi sotto le coperte al suo fianco.
"Je dici che nun ce vai.
Aò, sei Maria De Filippi, se nun te prendi te un giorno di ferie, chi dovrebbe farlo?
Hai da fare con la tua ragazza domani"
Controbatte accoccolandosi su di me.

Rimango un attimo pietrificata al sentire quell'ultima frase "hai da fare con la tua ragazza".
Le afferro il viso e mi perdo nei suoi occhi.
"Sei la mia ragazza?"
Sabrina si morde il labbro, annuendo.

Casa Ferilli, 11:30

Vengo svegliata da un profumo dolce, che sa di cioccolato e caffè.
Mi giro tra le coperte realizzando che sono nel letto di Sabrina, ma lei non è al mio fianco.

"Buongiorno Mery"
Come il raggio di sole più intenso che potesse filtrare nella camera, la vedo entrare con in mano un vassoio e quella che sembra la colazione dei campioni.
Avvolta in quel pigiama di seta viola, senza un filo di trucco ed i capelli arruffati, è ancora più bella.
Mi si siede accanto con un sorriso che illumina l'intera stanza.
"T'ho preparato la crostata al cioccolato, la spremuta d'arancia e il caffè.
Dopo ieri notte te servono nuove energie, cornutella"
Afferma tutta soddisfatta, mentre si avvicina ancora di più per darmi un bacio a stampo che cerco di prolungare, tenendola stretta a me.
"Tu sei matta, quando ti sei messa a preparare tutte queste cose?"
"Me so svegliata intorno alle 10:00, dai assaggia!"

Scoppio a ridere quando, senza neanche darmi il tempo di sedermi meglio sul materasso, fa per imboccarmi.
"È più buona di quella della pasticceria"
Mormoro, gustandola.
"E te credo! Questa è roba genuina!
E soprattutto, è stata cucinata da queste mani magiche"
Continua, mimando scherzosamente la posa di una strega. Scuoto il capo sorridendo mentre faccio per bere anche il caffè.
"Le conosco bene quelle mani, confermo che sono proprio magiche"
Sussurro tra un sorso e un altro.

"Mery?"
Mi volto con espressione interrogativa, quasi con la paura di aver detto qualcosa di sbagliato.
La osservo togliere di tutta fretta il vassoio e appoggiarlo sul parquet.

"Nun me prende pe matta..."
Abbassa lo sguardo per poi stringere le mie mani nelle sue.

"Sabri, che succede...? Stai bene?"
Chiedo con un velo di preoccupazione, non riuscendo a capire cosa le sia preso.

"Vuoi trasferirti qui a casa mia?
Dimme de sì, perché io lo vorrei tanto"

Spazio dell'autrice:
Eccomi tornata con un nuovo capitolo.
Che dite, Maria accetterà la proposta di Sabrina? Come si evolverà il loro rapporto?
Alla prossima! 😋🌹

nei giardini che nessuno sa - deferilliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora