3) 2019, insicurezze

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Dicembre 2019

Imparare che l’amore non è sempre una fregatura non è semplice; convincersi di poter essere sinceramente il grande amore di qualcuno è altrettanto difficile, soprattutto per due come Manuel e Simone.

Manuel perché non si è mai fidato ciecamente di qualcuno, convinto anche di poter donare al massimo solo la sua bellezza e il suo fascino da dannato che non ha bisogno di nessuno; da quel punto di vista è sempre stato super sicuro, non ha mai creduto di non piacere a primo impatto. Il problema era dopo, dopo la conoscenza approfondita e la caduta delle maschere che si era ben costruito addosso.

Simone perché ha amato a senso unico per troppo tempo, convinto di non poter essere davvero felice; convinto di essere destinato a guardare da lontano, di non trovare mai qualcuno in grado di amarlo allo stesso modo in cui l’avrebbe fatto lui.

“Non per fare il rompipalle…”
Un’introduzione simile da parte di Simone vuol dire solo una cosa: che sta per rompere le palle.
Con le sue paure, le sue insicurezze, con la sensazione che tutti siano meglio di lui.

“Che ho fatto, sta volta?” Manuel, intento a infilare le scarpe poco prima di uscire, non sa effettivamente cosa aspettarsi, ma sa già che non sarà troppo divertente.
Sente di non aver fatto nulla, di non aver combinato alcun guaio per il quale Simone potrebbe infastidirsi.

Ci pensa ugualmente, nel giro di tre secondi, perché a volte gli capita di fare qualcosa senza rendersene conto; e ci sta provando con tutto se stesso a riflettere di più su ciò che dice o che fa, con il solo scopo di evitare qualsiasi fraintendimento.

“No, niente. Ma chi è Sara?”

“Sara? E chi è?”

“Ah, non lo so. Lo sto chiedendo a te infatti…” è in piedi, fermo a pochi passi da Manuel che è invece seduto in fondo al letto. Il telefono tra le mani, il profilo Instagram del suo fidanzato sullo schermo e il tono di chi ci sta provando con tutto se stesso a non rompere le palle, ma con scarsi risultati. “Ti mette like a tutti i post e ti ha commentato l’ultimo… è più probabile che la conosca tu”

Manuel si alza, affiancandosi a lui per controllare. “Ah, ma Sara! Una con cui sono uscito un paio di volte al liceo”

Guarda Simone che mantiene un’espressione impassibile, sostenuta, nonostante vorrebbe borbottare e lamentarsi di qualsiasi cosa.

“Dai, Simò… ma manco ce sto, su Instagram! St’ultimo post l’ho messo dopo un anno dal precedente! E poi non stavo ancora in classe tua, quando so uscito con lei”

“Va be, ma io che ho detto? Ho chiesto”

“Come se non ti conoscessi”

“Oh, posso fare una domanda o no?”

“La puoi fa, la domanda. Però sei paranoico. Pure a te, te mettono like. Che vor dì?”

“Sì, Laura e Chicca. Capirai…”

“E io!”

“Ma tu non conti, sei il mio fidanzato!”

“Ah, ma allora vedi che lo sai?”

“E che c’entra? Lo so, ma rimane il fatto che una con cui sei stato continua a metterti like e probabilmente ci spera ancora.”

“Non ci sono stato insieme, comunque. E poi sono like, Simò! Te sei rincoglionito? Qual è il problema? Sto qua con te, non è che me scrive, ce prova e rispondo!”

“E ci mancherebbe!”

“Sei paranoico, te lo ridico…”

Lo sa, ne è pienamente consapevole. Ci sono momenti in cui crede che Manuel possa rendersi conto di non volere davvero questa vita con lui, che possa sentire il bisogno di tornare indietro perché la vita con una donna era più facile. Non sa nemmeno lui per quale motivo dovrebbe essere più facile, ma ci sono ancora alcune cose che gli lasciano addosso un’insicurezza simile.

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